PERCHÈ I TRENI IN LOMBARDIA NON FUNZIONANO?
Non tutti sanno che sono le scelte della Regione a stabilire il costo del biglietto, il tipo, il numero e la frequenza dei treni in circolazione, secondo un Contratto di Servizio con i gestori dei treni. Regione Lombardia investe troppo poco per i 560 mila viaggiatori che usano abitualmente il treno, che sono circa il 40% dei pendolari italiani, e che potrebbero essere molti di più, con benefici sul traffico e sull'inquinamento, se il servizio fosse diverso.
ogni giorno ai lavoratori lombardi. Ora Formigoni racconta che tutto si risolverà con la nuova società che unisce in Lombardia Trenitalia e le FerrovieNord. Ma questo nella sostanza non risponde ai bisogni dei pendolari.
COSA PROPONE IL PD E IL SUO CANDIDATO FILIPPO PENATI:
PIÙ INVESTIMENTI. La Regione Lombardia deve destinare almeno il triplo di quanto oggi previsto nel bilancio regionale per ottenere più percorrenze e maggiori frequenze.
PIÙ TRENI, PIÙ NUOVI, PIÙ ADATTI. Occorre rinnovare il parco rotabile, non solo perché i treni tornino ad essere dignitosi rispetto all'attuale degrado, ma perché una parte dei disagi e dei ritardi è dovuta al materiale scadente.
UN SOLO BIGLIETTO DA CASA AL LUOGO DI LAVORO. La Regione è il soggetto che può e deve garantire l'attivazione di biglietti unici per il tragitto da casa al luogo di lavoro o di studio, anche con mezzi diversi, e attraversando province diverse.
INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI. Realizzare gli interventi di ammodernamento delle linee, con tratti di linea dedicati, tratte di aggiramento per le merci, nuove stazioni attrezzate con parcheggi.
DARE VOCE AI PENDOLARI. Istituire una “carta dei diritti dei Pendolari” che fissi obiettivi di servizio, diritti dei cittadini utenti, condizioni minime di informazione, standard di qualità, rimborso per disservizi e disagi.
PIÙ CARROZZE, MENO CARROZZONI.
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