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elena pepeCominciano oggi le nostre interviste ai candidati democratici al Consiglio Comunale di Monza. Qualche domanda e un video per conoscere meglio i volti del Partito Democratico impegnati alle elezioni comunali del prossimo 11 giugno. Oggi vi presentiamo Elena Pepe e Marco Lamperti. Buona lettura e buona visione.

Presentati ai nostri lettori.

Elena Pepe: Sono Elena Pepe, ho 22 anni, ed abito a Monza, nel quartiere San Rocco. Ho frequentato il liceo linguistico “Carlo Porta”, dove mi sono diplomata nel 2013. Attualmente frequento la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Inoltre, da ben quattro anni, lavoro come educatrice e mi occupo del servizio di pre scuola: al momento svolgo il mio incarico in un istituto del nostro territorio. Mi piace scrivere, ma amo molto anche viaggiare. È la prima volta che mi candido a consigliere comunale e ho deciso di farlo in quanto ritengo sia indispensabile che i giovani si avvicinino al mondo della politica. In un momento così delicato, è necessario che siano veri attori e non semplici spettatori nella nostra società.

Marco Lamperti: Sono nato a Monza 29 anni fa e son sempre vissuto in questa città. Mi sono diplomato al mitico Liceo Frisi nel 2006 e laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio al Politecnico di Milano nella primavera del 2013 (magistrale). Da più tre anni lavoro nella sede italiana di una multinazionale svedese, prima come Proposal Engineer e poi come Product Marketing Manager. Da sempre mi interesso di politica e la mia prima esperienza risale a 10 anni fa con la candidatura e la successiva elezione a Consigliere di Circoscrizione 2 di Monza. Negli anni successivi ho contribuito a fondare e far crescere il Movimento dei Giovani Democratici di Monza e Brianza e il Partito Democratico del Capoluogo. Dal 2012 sono Consigliere Comunale, ruolo che mi ha visto impegnato soprattutto su tematiche di ordine urbanistico in qualità di Presidente della Commissione Consiliare II “Politiche del Territorio – Mobilità e Sicurezza – Opere Pubbliche e Decoro Urbano”. Tifo Inter per tradizione familiare. Vorrei essere più sportivo, ma i miei miseri 64 kg per 180 centimetri di altezza sono una buona scusa per la mia pigrizia. Dall’infanzia colleziono monete e banconote antiche e straniere, mentre da due anni sto tentando di imparare ad andare decentemente in vela. Preferisco il vino (rosso) alla birra (mi gonfia!). Amo terribilmente l’ordine, sia mentale (pratico yoga), sia fisico (non troverete mai nulla in disordine a casa, in ufficio o nella mia auto).

Dopo 5 anni di amministrazione Scanagatti Monza ha cambiato faccia. Ma dove, secondo te, la nostra città ha ulteriore bisogno di migliorare?

Elena Pepe: Credo sia molto importante promuovere maggiori e nuove attività culturali, che permettano a ragazzi e ragazze di ampliare le proprie capacità di pensiero, al fine di garantire il dialogo, il confronto e la crescita dell’intera comunità, cercando di abbattere tutte le forme di disuguaglianza ora esistenti. Essendo i bambini e i giovani di oggi, il perno delle società di domani, è importante favorire programmi, progetti ed attività che li coinvolgano in prima persona. In questo modo sarà possibile ampliare la loro formazione personale, rendendoli sempre più pronti a vivere in un mondo ormai globalizzato. Stimolare la loro curiosità ed il loro interesse, senza escludere nessuno, sarà fondamentale per poter permettere a tutti di partecipare attivamente alla vita della società, compiendo scelte in maniera critica e allo stesso tempo consapevole, per non essere più schiavi del mero populismo.

Marco Lamperti: Nei prossimi 5 anni dovremo concentrarci sulla mobilità nel senso più largo possibile: viabilità e trasporto pubblico. Fluidificare il traffico di una città congestionata è un vero e proprio dovere morale. Il trasporto pubblico deve essere efficiente sia nella connessione con Milano e con la Brianza, ma anche internamente alla città. In questi cinque anni abbiamo gettato le basi (M5, bike sharing, biciplan, progetti di fluidificazione delle arterie principali), ma ora si tratta di entrare nel vivo dell’attuazione. Dopo un quinquennio di pianificazione bisogna passare alla fase attuativa dell’urbanistica che abbiamo sognato: una città che recuperi le aree dismesse e le rimetta al centro degli interessi degli operatori, così da generare nuovi servizi pubblici e privati per i cittadini. Le peculiarità delle ex fabbriche monzesi in disarmo sono la loro distribuzione omogenea su tutto il territorio e le dimensioni non particolarmente ampie. Interventi contenuti possono davvero cambiare il volto di intere porzioni della città. La sicurezza deve tornare al centro, perché in un clima di tensioni sociali, forte immigrazione e di post crisi economico-finanziaria anche Monza è stata toccata da fenomeni di microcriminalità. Dopo la grande sfida che abbiamo vinto in tema di trasparenza per contrastare i reati contro la pubblica amministrazione, occorre occuparsi dei piccoli reati che in ogni caso danneggiano noi e tutti i nostri concittadini. Con soluzioni vere e praticabili però, non con azioni e hanno la sola finalità di raccogliere consenso elettorale.

In quale settore della macchina comunale credi di poter dare il tuo valore aggiunto e perché?

Elena Pepe: Sono sicura di poter svolgere un ottimo lavoro nel settore inerente le politiche giovanili, in quanto, essendo io stessa una ragazza giovane, potrei confrontarmi più facilmente con i miei coetanei, capendo con maggiore semplicità le loro richieste e problematiche, cercando di trovare insieme possibili soluzioni.

Marco Lamperti: Da una parte continuerei con le materie di cui mi sono occupato in questi anni (urbanistica, mobilità e OO.PP.), ma dall’altra vorrei approfondire altre materie come quelle di bilancio e partecipate che hanno suscitato molti miei interessi in questi ultimi anni.

 

 

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