Prosegue il ciclo di incontri con l'amministrazione Scanagatti. Abbiamo intervistato Silvano Appiani, consigliere comunale con delega allo Sport. Buona lettura.
Circa 5 anni fa iniziava il suo lavoro. Cosa ricorda di quei primi giorni?
Ricordo grande entusiasmo e consapevolezza per la mia prima esperienza da amministratore. Ho cercato da subito di trasferire le mie conoscenze del mondo dello sport, che derivano da esperienze come atleta agonista prima e come dirigente poi, all'interno della macchina comunale. La situazione, peraltro, non era facile e le problematiche da sistemare molteplici, su tutte: la copertura economica per l'apertura e la gestione di 30 palestre scolastiche che addirittura non figurava nel bilancio di previsione ereditato e il passaggio di competenza dalle circoscrizioni all'ufficio sport per l'assegnazione delle oltre 30 mila ore di palestra alle associazioni sportive.
Quali erano le priorità allora e quali sono oggi?
Le priorità erano il coinvolgimento e la partecipazione delle società sportive. Dalla prima riunione generale effettuata congiuntamente si è deciso di affrontare insieme le problematiche, rilanciando la “Consulta dello sport” che si è dimostrata un organo importante per le questione più rilevanti. Grazie a questa fattiva collaborazione e in un'ottica di trasparenza è stato redatto un regolamento per la gestione e la manutenzione delle palestre, entrambe questioni in carico alle società sportive e che hanno consentito al comune di destinare altrove le notevoli risorse risparmiate.
Quali sono i risultati raggiunti che la soddisfano maggiormente?
Mi ha particolarmente soddisfatto il rapporto creatosi con le società sportive che ha portato alla gestione delle palestre e a progetti particolarmente importanti come “Motoria”, che ha permesso l'insegnamento dell'educazione fisica in tutte le scuole primarie di Monza, coinvolgendo qualcosa come 228 classi e 4700 bambini. Uno dei pochi progetti del genere in Italia, che ha visto la partecipazione del Coni e di Regione Lombardia. Altro risultato rilevante è stato mettere a bilancio 4 milioni e 700 mila euro per la manutenzione straordinaria di impianti come il Nei, la Forti e Liberi, il Palazzetto, le palestre scolastiche Pertini e Baioni, l'Elisa Sala e molte altre. Sicuramente importante è stato dotare tutte le palestre di defibrillatore. E non dimentico nemmeno l'ampliamento dell'offerta sportiva con l'introduzione nel parco di Monza del Centro Federale di Atletica, dei percorsi per il Nordic Walking e la creazione del camp “Monza Pizza Bike Park”, gli eventi del territorio come il doppio appuntamento con l'Open d'Italia di golf e prossimamente l'ultima tappa del centesimo Giro d'Italia, che partirà proprio da Monza, oltre al mantenimento delle classiche podistiche come la Monza-Resegone, la DieciKappa, la Mezza di Monza e la Monza-Montevecchia.
Cosa, invece, non è andato come avrebbe voluto? E perché?
L'organico sottodimensionato e la complessità delle procedure amministrative hanno inciso sulle tempistiche di intervento e di riposta ai cittadini. E poi c'è un sogno, a Monza, che è quello di dotare la città di un palazzetto del pattinaggio su rotelle regolamentare che consenta alla grande tradizione monzese di questo sport di potersi allenare e gareggiare in maniera consona.
Tre aggettivi per descrivere il lavoro dell'esecutivo.
Consapevole, efficace e coeso.
Report