La produzione industriale – un po' a sorpresa – ha fatto registrare un balzo nel mese di agosto. Mai così bene negli ultimi 5 anni. A dirlo sono i dati Istat – destagionalizzati e corretti per gli effetti del calendario – che rivelano una crescita dell'1,7% rispetto a luglio 2016 e del 4,1% dall'agosto 2015. Il raffronto tendenziale, cioè la variazione su anno, è il migliore da cinque anni a questa parte, ovvero da agosto 2011.
Niente facili entusiasmi ma una lettura consapevole dei dati. L'economista di Unicredit, Loredana Federico, dalle pagine di Repubblica, collegando il balzo inatteso in particolare alla ripresa dell'attività manifatturiera e ai beni strumentali, spiega che “se questo trend venisse confermato nei prossimi mesi - considerando che agosto è caratterizzato da alta volatilità che richiede cautela nel giudizio - potrebbe far presagire a un buon recupero degli investimenti”. Resta però il riflesso della debole domanda interna e del calo dei nuovi ordini (segnalato da altre indagini Istat), che oggi si manifesta con la diminuzione della produzione di beni di consumo, sia durevoli che non. Nel complesso, comunque, questi dati a sorpresa sulla produzione industriale rafforzano le chance di vedere una crescita del Pil italiano nel corso del terzo trimestre dell'anno, che secondo l'analisi di Unicredit dovrebbe far registrare un +0,1% sul trimestre precedente.
L'Unione nazionale consumatori parla di “ottimi dati”, ma aggiunge che “i beni di consumo sono ancora in calo su base annua dell'1,3% nei dati corretti per gli effetti di calendario. Se poi confrontiamo i dati di oggi con quelli pre-crisi, allora la strada da percorrere è ancora lunghissima. Rispetto ad agosto 2007, la produzione industriale registra una caduta dell'11,7%”.
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