In Lombardia il Partito Democratico è compatto sulla candidatura di Filippo Penati e sul sostegno alla strategia di lavoro del segretario Maurizio Martina. Questo l’esito della partecipata riunione della Direzione Regionale di venerdì pomeriggio.
Nella sua relazione il segretario regionale ha ribadito il percorso avviato prima delle feste su mandato della Direzione. A partire dalla candidatura di Penati. Che ha ottenuto il consenso di un ampio novero di forze politiche, a partire da Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà, ma anche Socialisti, liste civiche locali e altri. Diversi gli incontri che, ribadisce Martina, partono da un lavoro concreto sulle proposte per la nostra Regione che non è quella descritta da Formigoni e dai suoi accoliti.
E se in altre regioni le polemiche non mancano in Lombardia l’aria che tira è diversa. Soprattutto, ribadisce Martina, grazie alla scelta di Penati che ha accettato una sfida difficile e entusiasmante e ha messo a disposizione la sua autorevolezza maturata soprattutto nel buon governo alla guida della Provincia di Milano. Ed è stato proprio Penati, invitato dall’assemblea ad intervenire in apertura, a chiarire le linee guida del lavoro dei prossimi mesi.
Diventare un’alternativa credibile e' possibile. Occorre mettere in campo proposte concrete e credibili. E mettere in luce i limiti dell’azione dell’attuale Presidente che dopo 15 anni di governo ha esaurito la spinta a fare bene. La Lombardia non è più eccellenza in molti campi, ribadisce Penati. Occorre togliere la maschera a quanto va da troppo tempo raccontando Formigoni con il sostegno di consorterie e interessi compiacenti. A partire dal grande tema del trasporto pubblico e al dramma dei pendolari cui il PD dedicherà una giornata di proposte. Perché il sistema dei treni in Lombardia è al collasso per mancanza di investimenti da parte della regione. L’alternativa lombarda sarà soprattutto una coalizione di cittadini, aperta al contributo di tutti.
La direzione nell’approvare la relazione di Martina ha anche avviato il percorso per la formazione delle liste provinciali che si concluderà entro metà febbraio.
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