L'approvazione del ddl sui delitti contro la pubblica amministrazione "è la risposta forte del Parlamento contro quel vero e proprio cancro che è la corruzione. Il messaggio è chiaro: mai più impunità". Così Donatella Ferranti commenta il voto definitivo della Camera.
"Dopo il varo della legge sugli ecoreati, oggi è un'altra giornata importante per la legalità e la lotta al malaffare, la legge appena approvata costituisce, come sottolineato dal presidente dell'Anac Cantone, quanto di meglio si poteva fare
E' un provvedimento - rimarca la presidente della commissione Giustizia a Montecitorio - serio e rigoroso, che aumenta le pene dei reati di corruzione in proporzione alla loro effettiva e assoluta gravità, rende più incisive le sanzioni accessorie, obbliga i corrotti a restituire il maltolto, riduce le pene a chi collabora a scardinare il fenomeno corruttivo e reintroduce finalmente il reato di falso in bilancio che era stato di fatto eliminato nel 2002".
Insomma, "rispetto al passato è netta ed evidente l'inversione di rotta per eliminare una delle cause principali del declino economico del nostro paese: la corruzione, gli appalti truccati e i fondi neri nei bilanci. Certo, nessuno è così ingenuo da ritenere che basti una legge da sola per sconfiggere la corruzione, ma il dato di fatto - conclude Ferranti - è che in questi mesi abbiamo impostato un dispositivo che segna un indubbio salto di qualità sotto il profilo della affermazione della legalità a ogni livello: reato di autoriciclaggio già in vigore, ora falso in bilancio e pene rafforzate per i delitti più gravi contro la pubblica amministrazione, e presto sarà anche archiviata la ex Cirielli sulla prescrizione. Direi che d'ora in poi corrotti e corruttori non avranno più alcuna speranza di impunità".
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