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Lucrezia RicchiutiLa Senatrice Lucrezia Ricchiuti si è raccontata, lo scorso 30 Marzo, a Desio, la sua città, in un incontro dove ha riassunto l’attività svolta in Senato dall’inizio della legislatura e ha esposto importanti riflessioni sul suo mandato e sul perché la si ascrive nella minoranza Dem. Lucrezia Ricchiuti è una donna di Sinistra, e senza mezzi termini ci tiene a precisarlo.

 

la sua principale preoccupazione è la diseguaglianza sociale, un tema che può sembrare distante dal suo lavoro nella commissione bilancio e nella commissione antimafia, ma la Senatrice è una donna di granitica concretezza e ha ben presente come il suo operato sia indispensabile per il fine che si è prefissata.

Per ridurre la diseguaglianza l’economia italiana deve poter volare alto, ma le risorse sono, anche in questa congiuntura economica timidamente positiva, bloccate da corruzione, mafie e pressione fiscale, ed è per questo che la senatrice, come ha raccontato, lavora assiduamente per ridurre questi agenti frenanti.

I principali lavori che l'hanno vista protagonista sono stati la legge sull'autoriciclaggio, la legge sul rientro dei capitali e quella sulla portabilità dei conti correnti (dove non ha avuto paura di far infuriare l'ABI); ma il lavoro che sembra sia per lei motivo di maggior orgoglio è l'esser riuscita a ridurre, per mezzo di un proprio emendamento, il costo telefonico delle intercettazioni del 60%, mettendo a tacere coloro che in maniera maliarda le criticano per il loro alto costo, celando il vero motivo della loro avversità.

In questo periodo si sta concentrando su di un tema di primaria importanza: la destinazione dei beni sottratti alle mafie. Qui la Senatrice è molto critica sullo stato delle cose: denuncia la disordinata collaborazione fra Procura e Agenzia Nazionale dei beni confiscati, e insiste sulla necessità di creare un albo degli amministratori giudiziari, perché senza di esso i beni a volte tornano in mani mafiose, come peraltro ribadito anche daNicola Gratteri, attuale Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria.

Denuncia infine le molte anomalie nella gestione del Fondo Unico di Giustizia da parte di Equitalia Giustizia, che a fronte di un contratto che vedrebbe la società retribuita con un aggio del 5%, spesso trattiene fino al 40%.

Tra le domande scomode poste quella sera non potevano mancare quelle sulle ragioni della sua appartenenza alla minoranza, e anche su questi punti le risposte sono state chiare ed esaustive.

Ci tiene a precisare che ha votato con il governo il 95% delle volte, ha votato contro il governo sulla legge elettorale e sulla riforma costituzionale, si è astenuta dal votare la fiducia sul jobs act.

Un primo motivo, generale, è che seppur sia eletta senza vincolo di mandato lei un vincolo lo sente, ed è quello verso i suoi elettori che l’hanno votata per il programma Italia Bene Comune, mentre oggi non si sa quale sia il programma del partito.

Più specificatamente invece è contraria all’impianto della riforma costituzionale perché ritiene sia mancato “il coraggio di abolire il senato” e inoltre nutre molti dubbi sullo status e sul costo dei nuovi Senatori/Consiglieri Regionali; per quanto riguarda la legge elettorale il motivo del suo dissenso è la dubbia costituzionalità dei capilista bloccati previsti dall’Italicum.

Si è astenuta dal votare la fiducia sul Jobs Act perché è fermamente convinta di non essere stata eletta per abolire l’articolo 18, ed è inoltre delusa dalla permanenza di molti contratti atipici soprattutto nel settore pubblico e dall’innalzamento del limite per i voucher, che vede come un nuovo e svantaggioso tipo di part-time.

D’altro canto rassicura che per lei non esiste una Sinistra che possa esprimersi efficacemente fuori dal PD e che non farebbe mai cadere il Governo, perché sebbene si trovi in disaccordo su alcuni punti sa che con questo governo è possibile lavorare per migliorare veramente il Paese.

Tutto questo lavoro romano lontano da Desio e dalla sua Brianza non ha scalfito il suo attaccamento al territorio; informatissima sulle vicende brianzole ha speso parole di elogio verso i sindaci di Desio e Monza Corsi e Scanagatti, e, riguardo alle future elezioni, si è detta fiduciosa per la rielezione dei sindaci Democratici in Brianza a favore dei quali non farà mancare il suo contributo durante la campagna elettorale.

 

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