Dati interessanti quelli del sondaggio effettuato da SWG - nell’ambito della sezione “Scenari di un’Italia che cambia”- il 27 febbraio scorso. Da essi emerge un consolidamento della fiducia nel nostro partito, un +0.8% rispetto alla settimana precedente, che fa raggiungere al PD quota 40.2%; nel complesso, da inizio febbraio, il PD ha ottenuto un +2.4%. Cresce anche la fiducia in SEL (+0.95), stabili Lega e FI (entrambi al 16%), in continuo calo di consensi M5S (-2.9% su base mensile). La vera preoccupazione è però per chi non si esprime.
Non si può infatti parlare di un risultato in toto positivo per questi sondaggi, né di un aumento del consenso, perché è in continua crescita il numero di chi non sa cosa preferire all’intero del panorama politico; questo aumento è costante nel tempo e considerevole sia per l’entità (il 48% degli intervistati), che per l’incremento relativo all’ultima settimana (+1.5%) e all’ultimo mese (+2.9%).
Numeri che eccedono la possibilità di un dato affetto da errori casuali dovuti alla metodologia dell’indagine campionaria: l’aumento deve ritenersi certamente reale.
La chiave di lettura dei dati che emergono dal sondaggio sembra perciò essere questa: il PD convince sempre più chi crede nella politica, ma la politica convince sempre meno.
Per quanto riguarda la querelle apertasi in Forza Italia, dai dati SWG emerge che gli elettori di centrodestra sembrano non avere dubbi su chi preferire tra Berlusconi e Fitto: mentre il 43% dichiara di condividere maggiormente le posizioni del Cavaliere, solo il 15% si dichiara dalla parte di Fitto; ma un buon 30% dichiara di non condividere la posizione né dell’uno né dell’altro.
Infine, alla domanda - fatta a quanti ritengono ci sia bisogno di una nuova sinistra - su quali siano i valori centrali che ne dovrebbero caratterizzare il programma politico occupa il primo posto, con il 54% delle preferenze – su opzioni a scelta multipla – la redistribuzione del reddito, seguita, con il 50%, dalla giustizia sociale e, con il 44%, dalla sanità pubblica. Al quarto posto la sicurezza del posto di lavoro, con il 42% delle preferenze. Solo al quart’ultimo posto viene scelto un intervento maggiore dello stato nell’economia sociale, e al penultimo, il tema dell’ambiente.
Rispetto a quanti ritengono ci sia bisogno di una nuova sinistra - su quali siano i valori centrali che ne dovrebbere caratterizzare il programma politico occupa il primo posto, con il 54% delle preferenze – su opzioni a scelta multipla – la redistribuzione del reddito, seguita, con il 50%, dalla giustizia sociale e, con il 44%, dallasanità pubblica. Al quarto posto la sicurezza del posto di lavoro, con il 42% delle preferenze. Solo al quart’ultimo posto viene scelto un intervento maggiore dello stato nell’economia sociale, e al penultimo, il tema dell’ambiente.
Report