Il Tribunale di Monza ha condannato Giancarlo Sangalli, i suoi figli, l’ex assessore Antonicelli e altre ventisei persone (tra le quali Petrucci e Gabetta, ex Consigleri Comunale di Forza Italia) coinvolte nel processo Clean City, che aveva svelato un giro di tangenti negli appalti della raccolta rifiuti a Monza. Disposti sequestri per 15 milioni di euro.
Il Comune di Monza che si è costituito parte civile al processo, ha anche recuperato 4,8 milioni più 800 euro in servizi. Soldi restituiti alla cittadinanza di Monza.
Infatti L’Impresa Sangalli e il Comune di Monza hanno firmato l’accordo transattivo al termine di una revisione del contratto sulla gestione dei rifiuti nel territorio di Monza.
Con l’accordo l’azienda riconosce all’amministrazione comunale la riduzione del canone di servizio di circa 4,8 milioni di euro complessivi fino al 2018 (1,2 milioni annui), data di scadenza del contratto. Con l’intesa l’impresa si impegna inoltre a erogare al Comune di Monza servizi aggiuntivi per 800 mila euro che potranno comunque essere monetizzati.
Il medesimo atto transattivo consente un ulteriore riconoscimento al Comune di 1,2 milioni di euro a fronte di un’eventuale proroga di un anno. L’accordo è stato siglato dal Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e da Cesare Spreafico, Presidente del Consiglio di Amministrazione nominato nel luglio 2014, di cui fanno parte Stefano Micheli e Paolo Perrone in qualità di Consiglieri Delegati.
“Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo importante accordo, grazie al dialogo costruttivo avviato a luglio”, ha dichiarato il presidente Spreafico. “L’impresa Sangalli, che occupa oltre 1000 dipendenti, è una realtà fortemente radicata sul territorio di Monza. L’accordo consente di mantenere i livelli occupazionali e premia l’esperienza e la professionalità dell’impresa, a cui il Comune ha rinnovato la sua fiducia, e al contempo garantisce ai cittadini di Monza continuità e qualità del servizio, con un ulteriore risparmio di spesa”.
“Ci riteniamo soddisfatti per l’intesa”, ha detto il Sindaco Scanagatti. “L’intento dell’amministrazione comunale, sin dall’inizio della trattativa, è stato quello di fare l’interesse dei cittadini e dei dipendenti per garantire servizi fondamentali alla città e il mantenimento dei livelli occupazionali di un’azienda importante che opera a Monza. Questo accordo non preclude al Comune la possibilità di proseguire la propria azione in tutte le sedi giuridiche per chiedere il giusto risarcimento a chi ha causato un danno alla città”.
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