Domenica 14, nel suggestivo Belvedere all'ultimo piano della Reggia di Monza, è stato inaugurato il Triennale Design Museum: un percorso nella storia della creatività italiana dagli anni '50 a oggi, attraverso gli oggetti di design più significativi.
Ed è una sorpresa scoprire che molti di questi "pezzi da museo" ancora abitano nelle nostre case o nei nostri uffici, a volte anche nelle cantine... e neppure ce ne rendiamo conto!
Gli oltre 200 pezzi scelti provengono dalla Collezione Permanente del Triennale Museum di Milano e sono stati esposti in ordine cronologico.
In mostra possiamo ritrovare "vecchie conoscenze": la levapunti o la lampada che sta sulla nostra scrivania, il simpatico piatto di Alessi ricevuto per Natale, il portariviste Kartell che abbiamo acquistato distrattamente.
Ma anche la "Lettera 22" o la "Divisumma" della Olivetti che giacciono in tanti sottoscala di banche e poste!
Questa familiarità con gli oggetti in mostra è esattamente l'obiettivo dell'esposizione, che ha come tema dichiarato nel titolo "la bellezza quotidiana".
Il visitatore può rimanere spiazzato nel vedere la sua cucitrice o la lampada del comodino innalzati agli onori di un Museo: quando pensiamo al Design, ci vengono in mente edifici avveniristici o le supercar che guardiamo sospirando quando ci superano in autostrada!
Le parole del Direttore della Triennale, Silvana Annicchiarico, aiutano a superare lo smarrimento: "In quegli oggetti che hanno accompagnato la nostra vita quotidiana e abitato le nostre case...c'è la memoria di come eravamo e c'è la visione di come siamo".
Passando con lo sguardo da una poltrona a uno scaffale, possiamo fare un interessante viaggio nel tempo: dal dopoguerra all'epoca del boom, agli anni della "Milano da bere", per approdare alla civiltà 2.0.
Il celebre architetto Michele De Lucchi, che ha curato l'allestimento degli spazi del Belvedere, dopo averne progettato il restauro, accentua la dimensione ordinaria degli oggetti, collocandoli su casse di imballo in legno naturale, a richiamare le colossali travature lasciate a vista nei vasti ambienti.
"Questo museo non sarà solo un luogo della memoria - ha puntualizzato il Presidente della Camera di Commercio di Monza e della Brianza, Carlo Valli - ma ospiterà una realtà dinamica, fatta di incontri e di momenti di formazione, un ponte tra passato e futuro".
Insieme a Valli, ad inaugurare il Museo, sono arrivati anche Maurizio Lupi, Ministro alle Infrastrutture, Roberto Maroni, Governatore della Lombardia e l'Assessore Fabrizio Sala, oltre al Sindaco, Roberto Scanagatti.
Per la nostra città questo è un gradito ritorno: proprio nella Villa Reale, quella che ai tempi era la Biennale e' nata ed è stata organizzata dal 1923 al 1930.
Report