A Strasburgo quella trascorsa è stata una settimana molto importante, incentrata dai chiarimenti sul nuovo piano di finanziamenti Junker, al discorso di Papa Francesco, alla consegna del premio Sacharov, e ancora TTIP, l'accordo sul partenariato trans-atlantico per il commercio e gli invesrimenti, con una nuova conquista sulla trasparenza.
Juncker e il suo piano di investimenti.
Protagonista è stato il Presidente Juncker e il suo oramai famoso piano di investimenti.
Il piano prevede la creazione di un nuovo fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) e il coinvolgimento della Banca Europea degli Investimenti (BEI). Il capitale iniziale sarà di 21 miliardi: 5 messi a disposizione dalla BEI e 16 presi dai fondi del bilancio europeo. Al momento non ci sono ancora risorse "nuove": dei 16 miliardi 8 saranno risorse già stanziate da ricollocare mentre gli altri 8 (i veri soldi "freschi") ancora non ci sono.
La BEI utilizzerà questi 21 miliardi per emettere obbligazioni (bond) e raccogliere fondi sul mercato per un totale di 60 miliardi, con cui iniziare i finanziamenti dei progetti. Da qui in poi si prevede un effetto moltiplicatore e l’arrivo di nuovi investimenti “esterni” da privati. L’obiettivo è generare, a partire dal capitale iniziale di 21 miliardi di euro, tra il 2015 e il 2017 prestiti e poi investimenti per almeno 315 miliardi, grazie a un effetto leva.
Credo sia un cambiamento rilevante, rispetto all'austerità voluta e attuata dalla Commissione Barroso, perlomeno un'inversione di tendenza e anche considerando l'esclusione del co-finanziamento nazionale degli investimenti dalla valutazione del deficit e dal Patto di stabilità. Tuttavia, non può che essere considerato solo un timido inizio per quel cambio di paradigma vero che ci aspettiamo.
Questa sessione è stata anche una seduta storica: penso, soprattutto, alla visita di Papa Francesco (dopo oltre un quarto di secolo dall'unico altro Papa venuto a Strasburgo, Giovanni Paolo II) e alla consegna del Premio Sacharov al ginecologo congolese Denis Mukewege.
Il discorso del Papa.
Il Papa ha fatto un discorso allo stesso tempo alto e concreto, incentrato sui valori fondanti che dovrebbero caratterizzare il progetto dell'Unione europea e, allo stesso tempo, individuando con chiarezza e precisione gli ambiti in cui è necessario agire e la direzione da intraprendere.
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