Anche quest'anno organizzata da UPF Universal Peace Federation, si è conclusa la nona edizione del Trofeo della Pace, con i 3 significativi eventi di giugno:per la prima volta si è tenuta un'edizione speciale all'interno della Casa Circondariale di San Vittore a Milano, con un quadrangolare di pallavolo femminile con le detenute; le partite conclusive del lungo torneo interetnico di calcio con la vittoria finale dell'Ecuador e infine sabato ancora calcio con un triangolare nel carcere di San Vittore, con 2 squadre che sono entrate per giocare con la squadra dei detenuti.
Particolarmente significativo quest'anno è stata appunto l'esperienza sportiva dentro il carcere milanese, cosa che ha segnato il cuore e allargato la visione di tutti i partecipanti, come dimostrano le testimonianze di chi c'era e il desiderio di volerla ripetere l'anno prossimo..
Il Trofeo della Pace 2014 era iniziato a metà maggio e nella conferenza stampa di presentazione Carlo Chierico, Presidente della UPF Monza e animatore del Trofeo aveva affermato: “La pratica di un'attività sportiva può davvero essere strumento di valori ed ideali che poi si riversano nella vita di tutti i giorni, quando si riconosce nell'altro non più uno straniero sconosciuto ma un'amico, scoperto dapprima come leale avversario su un campo sportivo, partendo dalla passione comune per il gioco”.
“Sosteniamo una manifestazione – aveva commentato il Delegato allo Sport per l'Amministrazione comunale , Silvano Appiani – che oltre a favorire la pratica sportiva promuove i valori dell'amicizia, dell'integrazione, della conoscenza e del rispetto reciproco tra persone residenti sullo stesso territorio ma di diverse culture, tradizioni e nazionalità”.
Per 4 domeniche consecutive circa un centinaio di giocatori, suddivisi nelle 8 squadre partecipanti, hanno dato vita a partite sempre interessanti, con molto agonismo e spunti tecnici notevoli, soprattutto da parte delle squadre più dotate, mentre gli amici tibetani, con la loro partecipazione, hanno ricordato a tutti la causa dei diritti umani in Tibet.
La giornata conclusiva è stata una bella giornata di festa, con le partite finali, le premiazioni per tutti e il rinfresco condiviso con i giocatori. Vi hanno partecipato, tra gli altri, anche gli esponenti del Comune di Monza, tra cui l'Assessore all'Istruzione Rosario Montalbano. Molto applaudito dal pubblico il testimonial di quest'anno, l'ex giocatore Astutillo Malgioglio, già campione d'Italia con l'Inter di Trapattoni ma anche campione nella vita di tutti i giorni, per il suo notevole e costante impegno nel sociale con l'Associazione ERA77 di Piacenza.
Non tutto quest'anno è filato liscio, c'è stato anche un episodio negativo sul campo, con una lite tra due squadre partecipanti, ma come ha scritto Dino Dolci (ex Assessore allo Sport): "... anche lo sport ha bisogno di educazione e prima ancora di produrre educazione. Ed è un processo che ha bisogno di buoni maestri, buone pratiche, come il Trofeo della Pace, ma anche tempi non brevi, mettendo in conto anche difficoltà e battute d'arresto.
Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche: il Comune di Monza, l'Ass. La Baita dell'oratorio San Giuseppe di Monza, il giornale on line Il Dialogo di Monza, l'AC Calcio Monza Brianza 1912, il Centro Mamma Rita, la Società Sportiva Fiammamonza,, il Comitato Brianzolo della UISP, l'Unione Italiana Sport per Tutti..
Per saperne di più:
UPF Universal Peace Federation - sezione Monza Brianza. Tel. 3930077700 mail monza@italia.upf.org
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