Una fiducia a me una a te.
PDL e Lega si scambiano l'ok sui provvedimenti sulla pelle delle persone, stravolgendo diritto e giustizia con i disegni di legge sulla sicurezza e sulle intercettazioni. Infatti oggi il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sul disegno di legge sicurezza, all'esame della Camera. Un disegno di legge "con il quale la destra vuole tornare alle leggi razziali - attacca il segretario del Pd, Dario Franceschini partecipando ad una iniziativa del partito sul G8 e sulla globalizzazione - introducendo il reato di immigrazione clandestina, cone le norme sui 'presidi-spia', uscite dalla porta e che possono rientrare dalla finestra".
La fiducia di chi non si fida. Bossi ammette che i franchi tiratori nel PDL potrebbero essere tanti e Franceschini osserva: "Appena c'è un voto segreto vanno sotto. La maggioranza va sotto e usano la fiducia per tenerla unita con la forza. Eppure intorducendo il reato di clandestinità non si va solo contro il buon senso, ma contro la Costituzione, dal momento che la nostra Carta attribuisce alcuni diritti inviolabili non solo ai cittadini ma alla persona in quanto tale". Da questo punto di vista, continua, "l'eliminazione delle norme sui medici e sugli insegnanti non risolve nulla. Il figlio di un immigrato clandestino è il figlio di uno che ha commesso un reato".
Parole che colpiscono nel vivo i pasdaran berlusconiani che subito attaccano il segretario del PD. Ma invece di schiamazzare contro di noi la maggioranza farebbe bene a leggere con attenzione le parole di Monsignor Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti. E' proprio la criminalizzazione dell'immigrazione che fa dei provvedimenti della maggioranza in materia di sicurezza norme contengono germi razzisti". Pazienza se si ignorano i richiami del Capo dello Stato e la centralità del Parlamento insomma. Anche Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd fa il parallelismo tra la decisione di porre l'ennesima fiducia e la fragilità di questa maggioranza, "tra l'altro su un provvedimento che riguarda la sicurezza dei cittadini, conferma che il Parlamento non può svolgere la sua funzione. Purtroppo assistiamo impotenti a questo ulteriore colpo di mano. Noi continuiamo a denunciarlo ma sarebbe ora che lo facessero anche i tanti osservatori e commentatori che lodano quotidianamente il comportamento, la compattezza e la forza di questa maggioranza. La verità -conclude la Finocchiaro - è che non si tratta di coerenza nel rispettare il programma, senza fiducia non stanno in piedi".
Il ricorso alla fiducia avviene "per imbrigliare una maggioranza che ogni volta che può esprimersi con voto segreto contraddice le scelte del governo - osserva Massimo D'Alema commentando a Montecitorio la decisione del governo di porre la fiducia sul ddl sulla sicurezza - tra decreti e fiducia il Parlamento non è messo nelle condizioni di svolgere il suo ruolo. È grave la fiducia su un provvedimento di questo tipo".
"L'immigrazione - prosegue Anna Finocchiaro - non è solo un problema di sicurezza, ma è una questione complessa da affrontare con serietà e responsabilità, senza cavalcare la paura. Soprattutto, poi, quando con l'altra mano si tagliano risorse per le Forze dell'Ordine che dovrebbero garantire la sicurezza sul territorio" E proprio oggi emergono i tagli alla polizia, a beneficio delle ronde tanto care alla Lega. L'Associazione nazionale funzionari di polizia ha scritto al sottosegretario Mantovano invitandolo a "usare il righello e la penna rossa come abbiamo fatto noi, così si accorgerà che i nostri conti sono giusti, come le nostre critiche sono precise e fondate". Speiga il segretario dell'Anfp Enzo Marco Letizia in un comunicato spiega : "Scopriamo tagli per 560 milioni nel 2009, mentre i sindaci beneficeranno di 100 milioni per le associazioni di volontariato che si occupano delle ronde".
Ma. Lau.
Report