Le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla sopravvivenza dei bambini è il tema della mostra fotografica in corso all’Arengario, promossa dal Comune di Monza.
Foto dal forte impatto, scattate dal fotoreporter Luca Catalano Gonzaga, mostrano scene di vita di bambini e delle loro famiglie in luoghi del mondo dove i cambiamenti del clima producono contesti difficili e ostili anche con conseguenze catastrofiche.
Problemi climatici a volte noti come la desertificazioni, lo scioglimento dei ghiacciai, le carestie, le inondazioni, … assumono forte concretezza e urgenza attraverso immagini che mostrano i cambiamenti climatici non con numeri o statistiche, ma con l’autenticità dei bambini, i loro sguardi, il gioco, il lavoro e la fatica.
La mostra conduce in un itinerario nel mondo, dalla Somalia al Nepal, a conoscere situazioni a volte lontane che diventano però vicine e concrete, come la desertificazione nella regione di Sahel in Burkina Faso, con la scarsità di acqua e cibo, per cui le immagini sembrano mostrare lo sforzo dei bambini nel lavoro come pastori o nel resistere alle condizioni estreme, ma anche la gioia per poter immergersi nell’acqua di un specchio d’acqua raggiunto dopo chilometri di cammino.
Colpiscono anche le foto dei rifugiati del clima del campo profughi di Dadaab, tra Somalia e Kenia, dove ogni giorno migliaia di persone, definite eco-profughi, raggiungono il campo delle Nazioni Unite per scampare principalmente dalla carestia.
Le fotografie in grande formato sono completate da una presentazione multimediale che in parte le raccoglie, proiettata all’Arengario.
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