Per tre giorni il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) ha approfondito il tema della multiculturalità, essenedo questo ente religioso costretto a confrontarsi con le molte culture del mondo in cui il PIME opera.
La cosa più significativa è che il PIME abbia saputo coinvolgere in questa riflessione le istituzioni, il mondo del volontariato e della cooperazione e l’insieme della cittadinanza.
La presenza più importante e gradita è stata quella di Mercoledì mattina della Ministra all’Integrazione Cecile Kyenge per la prima volta a Monza..
Molti i contributi sul tema trattato dopo i saluti del nostro Sindaco Roberto Scanagatti e di Monsignor Silvano Provasi (arciprete di Monza) hanno parlato:Laura Sala (Cooperativa Novomillennio),Anna Cavenaghi (Preside istituto via Correggio) Marco Viganò (Cisl), Luciana Spagnoli (associazione "Diritti insieme"), Cherubina Bertola (Assessore alle Politiche sociali).
Contributi che hanno fornito le loro riflessioni in particolare riguardo: all'utilità di partire non dalle differenze ma dai bisogni e dalle esperienze comuni sia ai Cittadini italiani che ai Cittadini migranti, alla centralità della Scuola, ai guasti prodotti dalla legge Bossi-Fini.
Multiculturalità che deve “fare i conti” con il cambiamento in atto, che vede prevalere i bisogni dei migranti di seconda generazione, spesso considerati ormai senza problemi particolari, mentre non è assolutamente vero e quindi con la la necessità di intendere la multiculturalità come una prospettiva per tutti, Italiani compresi.
La presenza in provincia di 71.000 migranti, rappresentano una importante risorsa economica (si pensi che a Milano 1 titolare di azienda su 5 è straniero) e quindi la firma di un accordo locale tra Confindustria e Sindacati, ritenuto importante e da approfondire perché affronta,almeno in parte il problema crescente di diventare "irregolari" a seguito della perdita del lavoro (ancora una conseguenza della Bossi-Fini). Così come l'aver inserito a Monza le politiche migratorie dentro le "Pari opportunità"come delega comunale, con l'obiettivo di affrontare i bisogni di tutti i Cittadini allo stesso livello e la riflessione dell’Assessore alle politiche sociali riguardo al se costituire una "Consulta per stranieri" a Monza
L’appassionato intervento della Ministra Kyenge, ha riguardato (in estrema sintesi): la necessità di costruire regole condivise ma non un relativismo culturale, il partire dalla Persona, i suoi valori e la sua onestà, l’intendere l’immigrazione e legalità come base di un progetto di diritti, l'invito "I have a dream" rivolto al milione di ragazzi nati in Italia da genitori migranti con la proposta di "Jus soli temperato", l’avere inserito nel Decreto Scuola del Governo , la concessione del permesso di soggiorno ai ragazzi per l'intera durata del percorso scolastico e nel Decreto Semplificazione, norme per semplificare l'iter burocratico dei migranti e infine la definizione di un Piano triennale contro il razzismo
In conclusione dell'incontro ci sono stati due interventi molto diversi ma ugualmente interessanti:
Don Mario, Assistente diocesano per Sinti e Rom, ha rivendicato la dignità del nomadismo ed il diritto di essere minoranza (per quanto piccola e culturalmente diversa)
il nuovo patron del Monza Calcio, Anthony Armstrong Emery, ha regalato alla Ministra Kyenge una maglietta con la scritta "Stop Racism" che il Monza indosserà in questa stagione.
Tra pochi giorni gli interventi del seminario PIME "Le frontiere della multiculturalità" saranno disponibili su www.pimeseminariomonza.weebly.com
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