In un momento nel quale anche strumentalmente viene contestata all’Amministrazione Comunale una supposta voglia di edificazione…abbiamo richiesto ad Alfredo Vigano di pubblicare sul nostro Sito (così come sul giornale on line Arengario) il suo documentato contributo riguardo all’instaurazione dei Parchi del Grugno torto e della Cascinazza in quello sovracomunale del Medio Lambro.
Di seguito ne trovati i passaggi più importanti ma allegato anche l’insieme del prezioso documento.
Penso che vada sottolineata una questione avviata dalla Amministrazione comunale di Monza e che è di interesse territoriale generale. Parlo delle due delibere da poco approvate dalla Amministrazione di Monza, inerenti l’avvio del Parco Briantee, connesso a quello sovracomunale del Grugno Torto, ma come proposta di Piano Regionale esteso sino alle aree di Desio, e ancor più quello della Cascinazza connesso al Parco sovracomunale del Medio Lambro.
Le aree di Monza interessate sono in buona misura agricole o similari nel PGT vigente e inserite nei Parchi di Cornice che il PGT ha previsto e che la precedente Amministrazione di centro destra si è guardata bene dall’avviare. Anzi prevedeva una Variante ( quella irregolare prima ritirata e poi affossata definitivamente) con milioni di metri cubi sulle aree agricole dei Parchi urbani di Cornice Infatti il PGT vigente articola la previsione dei Parchi Urbani e territoriali nel Documento di Piano . …..
Nel primo caso la delibera è la n 722/2012 che propone l’adesione di Monza ad un nuovo Parco Regionale che ricomprende il Grugno Torto e si estende a Desio. Si tratta di un avvio indubbiamente complesso e nuovo, con atri Comuni con l’intenzione di costituire un Parco di interesse regionale che includa quanto previsto originariamente per quello del Grugno torto…….
La seconda è la n738/2012 e prevede l’adesione di Monza al PLIS della Media Valle del costituendo in questo modo un continuo di grande valore ambientale che unisce col centro Storico il Parco della Vale del Lambro con questo a sud lungo l’intero percorso del Fiume in questa zona.
Sembra un atto semplice, ma questo, ancor più che il precedente, da avvio alla conclusione di una storia che dura da mezzo secolo tra battaglie urbanistiche, legali, oltre che civiche e politiche . Una storia che la Città e le Amministrazioni hanno vissuto con alterne vicende sino all’ultimo tentativo di interferenza politico – amministrativa nelle elezioni locali che portarono al Centro destra ( un politico poi Ministro, si dice apposito, è stato assessore all’urbanistica di Monza).
Un ‘area che ha condizionato, compromesso e bloccato in lotte intestine, scelte utili anche economiche per la Città . Non è un mistero che la titolarità di buona parte di queste aree, connessa a importanti cariche di Governo ( Primo Ministro), ha interferito coi destini degli strumenti urbanistici della Città. La Città però ha reagito ed ha vinto, seppur nella confusa pausa del centro destra che ha fallito il suo compito.
Oggi si avvia con questa delibera quanto previsto dal PGT e anche con rinnovata attenzione, dopo un buco nero di cinque anni e dopo il fallimento di una Piano che voleva porre qui, alla Cascinazza, circa 543.000 metri cubi ( per dare un’idea come se si costruissero in fila circa 50 palazzi municipali come quello di Piazza Trento).
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