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L'attuazione di serie e più incisive politiche e di nuove misure per rimettere in moto la competitività sono state al centro delle richieste del Pd che, nell'ultimo Consiglio regionale, ha presentato un'interrogazione e una mozione che si situano all'interno del dibattito regionale sulla crisi e chiedono alla Giunta di affrontare con più decisione la situazione che sempre più gruppi industriali, anche di grandi dimensioni stanno vivendo.

Per questo nell'interrogazione presentata dal Pd in occasione del Question time, Stefano Tosi ha chiesto di riaggiornare gli strumenti per favorire la competitività e sviluppare l'imprenditorialità in un momento come questo.

"Si sta avvicinando la ripresa- ha detto Tosi - che nel nostro Paese sarà però lenta. In Lombardia appare particolarmente grave la situazione dei grandi gruppi industriali come Tenaris Dalmine, Moto Guzzi, Akzo Nobel, Ideal Standard. Chiediamo dunque all'Assessore come stanno funzionando gli strumenti per lo sviluppo della competitività, dato che ci risulta che siano stati erogati sinora solo 70 milioni di euro. Inoltre, la Giunta non intende attivarsi direttamente presso il Governo per affrontare le situazioni di crisi, di implementazione e riorientamento degli strumenti per l'innovazione, attivandone eventualmente di nuovi per constrastare delocalizzazioni e indurre nuova imprenditorialità?". Tosi si è detto insoddisfatto della risposta dell'Assessore che ha ritenuto ancora validi gli strumenti messi in campo prima della crisi e ha parlato di costante interlocuzione con il Ministero e di valutazione delle singole situazioni. "Nessun giudizio efficace sugli strumenti né alcuna revisione del quadro" ha puntualizzato il consigliere del Pd. E' stata inoltre bocciata la mozione che chiedeva di inserire all'interno della cabina di regia anticrisi due componenti delle Commissioni consiliari. La Giunta ha rifiutato la collaborazione del Consiglio per gestire le situazioni di crisi ritenendo la proposta avanzata dal Pd di costituire un gruppo di lavoro bipartisan tra le commissioni Attività Produttive e Cultura e Formazione, con la presenza di due componenti nella cabina di regia anticrisi, 'una proposta non corretta dal punto di vista istituzionale'.

"Sbagliata - ha commentato Carlo Spreafico - la risposta della Giunta dal punto di vista istituzionale e dal punto di vista pratico. Non si può andare avanti con inutili audizioni che si susseguono in continuazione a causa del perdurare della crisi che coinvolge sempre più aziende lombarde, in quanto le audizioni si possono purtroppo concludere solo con attestati di solidarietà rinviati all'unità di crisi e dalla cabina di regia. Inserire due rappresentanti delle Commissioni nella cabina di regia anticrisi avrebbe significato garantire una circolazione di informazioni più efficace per dare risposte più concrete. Inutile arroganza e pericolosa pretesa di autosufficienza".

 

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