Anche Carlo Abbà, che abbiamo intervistato questa settimana è una specie di “news entry”dell’Amministrazione e della stessa breve esperienza politica. Deleghe che richiedono competenza ma anche, se non soprattutto, capacità di relazione con i soggetti presenti in città e voglia di promuovere Monza in campi che in passato non si “è mossa foglia”, come il Turismo, il Commercio e il Lavoro.
Sei alla tua prima esperienza amministrativa e politica importante, con che motivazioni e spirito hai assunto questo gravoso incarico e che relazione esiste tra le deleghe che ti sono state assegnate e la tua storia e vita personale e professionale?
La mia è una storia personale caratterizzata da una lunga esperienza professionale, in particolare nel campo del settore delle comunicazioni dove mi sono trovato ad assumere ruoli professionali differenti come tecnico , gestore di servizi, direzione acquisti e marketing.
Un ventaglio di esperienze e competenze che mi hanno portato ad accettare la proposta del Sindaco riguardo a deleghe: lavoro, commercio, turismo, artigianato e città cablata nelle quali riconosco in buona parte la mia esperienza professionale che metto al servizio della città.
La mia esperienza “politica” invece è relativamente breve, perché dopo l’esperienza giovanile degli anni 60’ sono stato molto impegnato nel lavoro e spesso fuori da Monza per molti anni; al mio rientro nella mia città ho ritrovato le corde delle mia sensibilità politica nel 2007 con la nascita della Lista Civica Faglia (oggi Città Persone) prima e poi con l’esperienza di Consigliere di circoscrizione 5 a S.Biagio-Cazzaniga.
Ho fiducia in questo Sindaco, in questa coalizione e nel progetto programmatico che siamo chiamati a realizzare.
Quale è stato il primo impatto con le realtà che compongono il complesso mondo monzese del commercio e del lavoro?
Ho innanzitutto colto da subito un gran bisogno di ascolto e relazione da parte degli operatori economici e dei sindacati rispetto al precedente quinquennio nel quale si sono sentiti molto abbandonati a se stessi.
Per questo mi sono mosso subito per costruire rapporti che “tengano insieme” e che coinvolgano queste realtà in termini di responsabilità e progetto.
Ho trovato da subito molta disponibilità a collaborare. Un esempio positivo è stato proprio quello della recente iniziativa “MonzaGp” nella quale la proposta di una iniziativa solo apparentemente lontana dai riflettori sui motori (la città sostenibile, la città da vivere assieme) ha trovato invece una entusiastica partecipazione.
Questo è stato possibile perché ho scelto di valorizzare il commercio locale chiedendo ai commercianti un contributo fattivo per la riuscita delle iniziative organizzazione di concerti ed eventi) e la cosa ha funzionato; in 4 giorni di presenza gioiosa di famiglie e bambini ne ha guadagnato fortemente in termini di ricaduta economica il tessuto commerciale presente in città. Vivibilità e sviluppo economico sono quindi compatibili!
Riguardo invece il rapporto con le rappresentanze del mondo del lavoro, in particolare i Sindacati, è iniziato un confronto che dovrebbe nel tempo dare i frutti. Pur consci del ruolo limitato che il Comune ha che è quello di facilitatore e di promozione del lavoro e non di gestore diretto delle situazione di crisi che si prospettano in questa fase.
Abbiamo concordato la formalizzazione di un “protocollo d’Intesa” tra Comune e parti sociali che permetterà di stabilizzare questi rapporti.
Esiste una relazione tra le tre deleghe che ti hanno assegnato : Commercio - Turismo- Lavoro?...e rispetto al lavoro interassessorile come intendi muoverti?
Parto da due affermazioni nelle quali credo fortemente e che sono lo scenario nel quale collocherò la mia azione.
Il valore del patrimonio culturale e ambientale di Monza è più grande di quanto sia conosciuto e percepito dagli stessi monzesi.
Monza ha un riconoscimento internazionale importante: il Parco, la Villa Reale con i suoi giardini, l’Autodromo ed un Centro storico con il suo al periodo longobardo costituiscono un realtà che farebbe invidia a molte città.
Sta qui la scommessa: posizionare Monza come luogo turistico di eccellenza anche come motore di ripresa dello sviluppo economico legato alle attività commerciali
Dalla qualità degli interventi che riguardano queste realtà e dalla loro promozione anche internazionale dipenderà di conseguenza la ricaduta economica sulla città.
Una importante opportunità è l’Expo2015 e in tal senso con il Sindaco abbiamo già avviato i primi positivi contatti. Il lavoro e le ripercussioni economiche ne saranno la logica conseguenza. Pensiamo però ad un lavoro, ripeto, frutto della qualità culturale e sociale che Monza ha ed è in grado di produrre
Per quanto riguarda le attività industriali e di servizi stiamo ragionando sulla ipotesi di attivazione di incubatori o acceleratori per lo sviluppo di imprese, in particolare nei settori High Tech o comunque dove il valore aggiunto sia più elevato; fa piacere che su questo abbia trovato convinta condivisione anche dalle organizzazioni sindacali
Altro elemento significativo per i cittadini e per gli operatori economici è la presenza di reti e servizi a larga banda, abbiamo aderito ad una prima sperimentazione nella zona industriale ex-Singer e conto di poter dare a breve buone notizie.
Sul piano del rapporto con gli altri miei colleghi di Giunta per un lavoro comune confermo il buon clima di collaborazione già raggiunto tra di noi e si lavorerà sempre più frequentemente per progetti (ad esempio lo “Smart City” su mobilità-qualità-economia) oppure nella relazione esistente tra turismo e cultura: la collaborazione è il valore aggiunto per fare riuscire i progetti proposti.
Carlo Abbà Assessore alle attività produttive
Ingegnere, ha lavorato per oltre 30 anni in diverse grandi realtà industriali e di servizi dell’informatica e delle telecomunicazioni. Ha operato come investitore in start-up nell'economia digitale e come consulente aziendale
Deleghe: commercio e industria, artigianato, lavoro, turismo, città cablata
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