Venerdi sera la sala grande del Binario 7 era gremita. Roberto Scanagatti e la coalizione di centrosinistra hanno “chiamato” a raccolta tutti quei candidati, volontari e simpatizzanti che finora hanno operato a sostegno della candidatura a Sindaco di Roberto.
Una chiamata per motivare tutti per un ultimo ma fondamentale sforzo e impegno per l’ultima settimana elettorale.
Scanagatti nella sua introduzione, ha ripercorso con passione alcuni passaggi dell’esperienza elettorale del primo turno. Ha ricordato che i 18 punti di vantaggio che separano lui da Mandelli devono essere motivo di orgoglio per il lavoro fatto ma non devono essere alibi o illusione che la battaglia sia conclusa…anzi.
Dopo l’ottimo risultato personale e della coalizione, Roberto ha motivato perché in questi giorni ha dialogato con tutti, in particolare con le formazioni civiche più giovani (Cambia Monza) ma ha deciso con la coalizione di non fare apparentamenti con nessuno.
Così Roberto Scanagatti dichiara:
“Saremo assolutamente coerenti con tutta la nostra campagna elettorale: vogliamo parlare a tutti i cittadini per illustrare il nostro progetto per cambiare Monza e per farla ripartire. Non faremo quindi nessun apparentamento perché rispettiamo l’intelligenza degli elettori che decideranno chi sarà il nuovo sindaco di Monza”.
E ancora: ““Continueremo il dialogo e il confronto – ha spiegato Scanagatti -, soprattutto con le liste civiche, ad esempio Cambiamonza ma anche con il Movimento Cinque Stelle, con le quali abbiamo tante proposte in comune, che se sarò eletto ci impegneremo ad attuare, dal sostegno ai giovani alla trasparenza, alla lotta agli sprechi e alla promozione delle politiche ambientali.
Porte aperte al dialogo – conclude il candidato - anche con tutti coloro che si sono presentati in discontinuità con la precedente amministrazione, già bocciata dagli elettori al primo turno”.
La seconda parte della serata è stata dedicata all’appello al voto fatto dai leader di tutte le liste, con la sollecitazione a non sottovalutare il difficile compito che ci aspetta in questa ultima settimana:
- riportare a votare chi già ci ha votato,
- confrontarci con chi ha votato diversamente, ponendo loro l’alternativa tra due persone, prima che tra due schieramenti politici,
- cercare di riportare al voto come diritto e responsabilità verso la città chei non è andato a votare.
Francesco Beretta (FDS), ha efficacemente centrato la metafora della situazione nel suo appello: “in questi mesi abbiamo costruito insieme la casa…adesso ci manca la chiave per entrare”; così come Marco Sala (PD) con il suo caloroso abbraccio a Roberto, ha voluto simbolicamente rappresentare l’incoraggiamento di tutta la sala, affinché quello che per ora è un sogno possa diventare da Lunedì prossimo una realtà.
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