“Donne in Comune” era il titolo dell’iniziativa svolta alla sede della CGIL di via Premuda 17, per un aperitivo multietnico.
Per un’iniziativa che va oltre la politica, che supera gli appuntamenti di campagna elettorale, per un incontro che elimina le distanze, avvicinando mondi, profumi e sapori.
Le donne candidate nella lista del PD hanno organizzato ed offerto un aperitivo particolare: inizio alle 17.30 del 1 ° maggio, il tempo per i saluti e tutti dentro, in sala Trentin, per ascoltare parole messe “in comune”.
La presentazione dell’iniziativa è stata fatta dalla splendida Tahany Shahin (Titty), che, con caldi sorrisi e tanta simpatia ha introdotto il pomeriggio “in rosa” e ha portato il saluto di tutte le donne in lista.
Un appuntamento conviviale organizzato dal “gentil sesso” ma rivolto a tutti, perché le donne non sono certo una categoria a sé, non sono un universo a parte: nella società stanno prendendo il posto che a loro spetta e anche nella lista per il Consiglio comunale di Monza sono presenti in modo importante.
Una presenza che non è solo di facciata, non è solo formale, ma di sostanza, di contenuto, di prospettiva e di valore!!
In seguito la parola è passata al candidato sindaco Roberto Scanagatti e al Capolista Marco Sala che, con due interventi efficaci, hanno delineato e dipinto il ruolo e l’importanza della donna nelle società e nella prospettiva politica di una Monza diversa, quella amministrata da un centrosinistra che avrà attenzione per tutti, anche per le donne, iniziando dagli orari delle sedute dei consigli comunali.
E poi... tutti nello spazioso atrio d’ingresso, dove era allestito un ricco buffet etnico!
Un buffet dai mille profumi e dai molteplici sapori: una miscellanea di gusti che ben si armonizzavano, da quelli più delicati, fino a quelli più decisi e forti.
Piatti per tutti i palati, piatti sopraffini e prelibati… innaffiati da bevande analcoliche, da spumante e da sangria… il tempo è volato e nessuno avrebbe più voluto andar via.
Se i sapori erano declinati in mille sfumature, il colore più diffuso restava l’arancione: quello delle magliette dei cantieri delle idee, quello dello stupendo ed elegante abito di Titty, quello delle arance, dei volantini...
Il colore del sole, che, pur mancando in cielo, era presente negli occhi di tutti i partecipanti.
Fuori le gocce d’acqua scendevano veloci a formare tanti rivoli di pioggia, dentro tante voci si univano, si mescolavano in un'unica voce che incoraggia a guardare insieme verso il futuro.
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