“Caro amico ti scrivo…”, cantava il povero Lucio Dalla, per illustrare al destinatario le meraviglie del mondo che verrà (quelle raccontate dalla televisione, però).
C’è un misto di curiosità e di speranza nell’interesse dell’uomo per il futuro, aspirazione che esiste dai tempi più antichi. Allora c’erano le sibille, gli aùguri, gli indovini che rispondevano a questa esigenza; oggi sono gli studiosi di futurologia ad illustrare i prossimi scenari. Certo non è un compito semplice intuire come saremo tra venti o cinquanta o cento anni visto il turbinoso cambiamento che viviamo.
Sono tanti i fattori da considerare, l’evoluzione tecnologica, le nuove scoperte, le risorse disponibili, l’andamento della geopolitica e le aspirazioni dei popoli. E naturalmente oggetto di studio e previsioni è l’intero villaggio globale.
Una realtà locale come Monza sarebbe quindi compresa nelle previsioni generali, ma, godendo come tutte le realtà locali di sue specificità, può essere interessante esaminarle più in dettaglio. Come evolveranno l’economia e il lavoro in città nei prossimi anni? Quali saranno i settori d’industria che si svilupperanno e quali saranno in declino? E i servizi? E l’agricoltura vedrà arrestarsi il declino e magari riprendersi? E come sarà la vita sociale, tra crisi economica e crescente presenza di nuovi cittadini immigrati?
Belle domande! A cui siamo interessati noi e i nostri figli. Bene, un tentativo di dare qualche risposta lo fa l’associazione Novaluna, che prepara una serie di conferenze sul tema “MONZA 2022 Progetti e prospettive”. Notiamo subito che il target è il 2022, cioè a 10 anni da ora. Dieci anni sono pochi o molti? Dipende. Ci vollero dieci giorni per “sconvolgere il mondo”, come scrisse per la rivoluzione d’ottobre il giornalista americano Reed. E ci sono stati secoli nel passato in cui non si è mossa foglia!
Ma oggi dieci anni sono tanti, vista la velocità con cui scorrono le vicende del mondo, quindi l’obiettivo di immaginare la Monza di allora è apprezzabile quanto ambizioso.
Sono definite le prime due conferenze. Si comincia mercoledì 14 marzo con una terna di relatori che parleranno di conseguenze del PGT (Alfredo Viganò), di vivibilità (Maurizio Oliva, Itaalia Nostra), di prospettive per l’Università di Monza (prof. Andrea Stella).
Seguirà una seconda conferenza il 12 aprile ancora con un trio di speakers (eh, sono tanti gli argomenti da trattare!) che inquadreranno i futuri scenari del lavoro (Maurizio Laini, segretario CGIL Monza)), dell’impresa (Marco Colombo, Pres. Giovani Industriali MB)) e della cultura (Massimo Accarisi) come motori di sviluppo del nostro territorio.
Angelo Longoni de Il Cittadino sarà il moderatore delle due serate. Buon ascolto!
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