Dal 22 febbraio la variante Pgt Mariani tornerà in aula consigliare e “dovrà” essere approvata entro il 17 di Marzo dopo i pareri di Regione, Provincia, Circoscrizioni e dopo l’esame delle 700 osservazioni pervenute a Palazzo..
Un Sindaco determinato a tutto, pur di arrivare all’approvazione prima della scadenza elettorale: “la cambiale va pagata”.
Ma come era prevedibili , oltre ai grandissimi mal di pancia nella maggioranza, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, il ciclone giudiziario caduto su Ponzoni, Brambilla etc, non poteva che toccare anche la variante più grande e chiacchierata di tutta la Brianza, cioè quella di Monza.
E’ giusto mantenere il “condizionale”, ma se i magistrati della Procura di Monza dovessero confermare le prime indiscrezioni sulle indagini in atto, non ne sarà esente anche la variante al Pgt di Monza dagli interessi immobiliari e politici in gioco..
Basta pensare che l’ex Vicepresidente della Provincia, Brambilla è stato l’estensore prima della Legge 12 regionale in materia e poi della variante pgt monzese insieme a Paolo Romani.
Le minoranze in Consiglio comunale e i Comitati “Monza violata” ,in un incontro con il Prefetto hanno lanciato l’allarme, chiedendo di bloccare l’iter e svolgere un lavoro amministrativo preventivo per impedire inquinamenti finanziari e di eventuali interessi personali, immobiliari e politici.
Due le domande logiche che ne conseguono:
- come sia pensabile che Mariani and c. vogliano voler votare una variante al Pgt a così alto rischio amministrativo e penale?
- come sia possibile, che una operazione di speculazione immobiliare e finanziaria di questo ordine di grandezza, che ha visto protagonisti in palese “conflitti di interesse” personaggi come Ponzoni,Brambilla e Romani, possa essere esente d tentativi di inquinamento piolitio e amministrativo?
Sono le stesse domande che si è posto un editoriale di un giornale locale che andrebbe letto per intero e che di seguito ci limitiamo a riportarne le parti più significative.
“..Il Pg, questo pgt dei 4 milioni di metri cubi possibili si possa approvare definitivamente a “cuor leggero”?....o peggio “costi quel che costi” dopo quello che è emerso dall’inchiesta Ponzoni & C.?
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“ … perché si può far finta di niente, tirare dritto, travestirsi da struzzi o scimmiette….ma l’amabile telefonata dell’allora golden boy Massimo Ponzoni e il plenipotenziario della real casa di Arcore presso il palazzo per la gestione diretta degli affari urbanistici della terza città della Lombardia a cominciare della celeberrima Cascinazza, l’onnipotente Paolo Romani, a proposito proprio del Pgt monzese è quanto mai illuminante….”
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“ e ancora a sottolineare il prezioso apporto tecnico di Brambilla, renumerato con almeno 150 mila euro di consulenza in un biennio nel disegnare la madre di tutte le variante….”
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“ ..è chiaro che siamo e non certo da oggi, al mercato delle vacche sia per sistemare la variante, accogliendo o respingendo questa o quella osservazione, sia per spuntare una ricandidatura in questa o quella lista…”
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“ …ma ora c’è anche l’inciampo della magistratura, che ha acceso i fari sulle carte maneggiate da Brambilla, Romani,Clerici….. Alzare dunque la mano per dare ok ad unPpgt che appare quantomeno “inquinato”, potrebbe dunque costare caro in tutti sensi….ci si gioca infatti non solo la cadrega ma soprattutto la faccia di fronte alla città. se ancora della faccia importa qualcosa…”
Le frasi tratte sono da un giornale che non è il Manifesto ma Il Cittadino…l’editorialista non è Marco Travaglio ma Luigi Losa!!
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