Il sindacato unitario fa uscire la crisi dalle fabbriche e dagli uffici e la porta in piazza. Presidi in tutta la Brianza e a Monza 6 luoghidi presenza, con quello principale davanti all’ospedale S.Gerardo.
Ancora una volta i numeri nella loro crudeltà, comunicano più di tante parole.
2600 sono i lavoratori interessati alla cassa integrazione, 67 le Azienda in crisi, 2000 i lavoratori senza nessun assegno e 1400 quelli in mobilità.
Non c’è settore risparmiato: da quelli “made in Brianza” come il mobile o quelli che nel percepito non dovrebbero essere toccati come quello dell’high tech al residuo manifatturiero metalmeccanico.
Il sindacato denuncia una latitanza di ruolo, da parte delle associazioni imprenditoriali e degli enti locali e istituzionali e rilanciano la necessità di una cooperazione e concertazione tra i diversi livelli coinvolti, per coordinare gli interventi di sostegno alle emergenze per i lavoratori coinvolti, così come sarebbe importante riuscire assieme a produrre proposte e interventi, che vadano a ridefinire una politica di sviluppo economico per il territorio della Brianza.
La crisi deve unire gli sforzi quindi e il Sindacato di Monza e Brianza da il suo buon esempio, con questa importante e unitaria mobilitazione, adesso tocca anche ad associazioni imprenditoriali ed a enti locali fare la propria parte: dalla crisi si esce insieme.
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