Berlusconi va da Vespa. Le Tv si organizzano per favorirlo. Gli italiani, invece sfidano la pioggia e se ne vanno al cinema
Berlusconi va da Vespa. E mette tutti d'accordo. Non mi riferisco alla politica italiana, alla risoluzione dei problemi legati alla crisi o alla famigerata libertà d'informazione ma ai palinsesti televisivi. Come per magia o per le diverse telefonate fatte tra le varie redazioni, la programmazione cambia. Veri stravolgimenti che, ovvio, hanno spostato l'attenzione sull'uomo che quando parla alza le braccia: Silvio Berlusconi.Analizziamo bene cosa è successo. A Vespa, Rai2 rispondeva con l'Ispettore Coliandro; Rete 4 si accaparrava il film commedia - capolavoro italiano – Selvaggi; Canale 5 dopo aver cancellato Matrix, provvedeva alla seconda parte di l'Onore e il Rispetto; Italia 1 tagliava Transformers, troppo avvincente e pericoloso per lo share, per un classico, almeno la ventesima replica, di Dirty Dancing. In quest'ultimo caso il Polemista potrebbe chiudere un occhio vista la dolorosa scomparsa di Patrick Swayze proprio ieri. Ma alcuni dubbi rimangono sulle coincidenze che si sommano sempre di più. Una vera coincidenza anche la programmazione di Rai3 che con la Caduta (di Hitler) forse si voleva “scansare” in maniera simbolica dalla monotematica serata dedicata all'elogio del premier.
Ma volendo evitare di polemizzare sul terremoto e sulla felicità per almeno 94 famiglie per essere tornate ad una normalità improvvisamente strappata quella notte del 7 aprile, ricordiamo che lo sbrodolarsi addosso del premier, del suo governo e di Bruno Vespa per il presunto successo ottenuto è tutto da dedicare alla Croce Rossa Italiana che ha reso possibile la costruzione delle nuove case.
Persino il Giornale, quotidiano che non si dedica mai all'attualità ma che preferisce remare contro corrente purché si attacchi qualcuno, ha dedicato un “missione compiuta” all'avvenimento abruzzese per poi accusare chi non la pensa come Berlusconi di essere anti-italiano. Ringraziamoli, almeno questa volta non hanno apostrofato l'opposizione con i soliti insulti.
La stessa cosa non è successa negli studi della Rai dove il buon Silvio ha dato del “farabutti e delinquenti” a chi parla di pericolo per la libertà di informazione. E non solo. Questi diffamano l'Italia!
Loro, la diffamano, mica lui! Tanto poi la faccia, funerea, la mette solo quel brioso del portavoce Capezzone che ripete il copione trito e ritrito in difesa del capo. Il capo ha sempre ragione. Pure quando afferma di essere alto.
Ma una cosa mi rassicura davvero. Gli italiani, almeno quelli che non vengono citati nei sondaggi fatti alle isole Cayman da Berlusconi, non sono degli stupidi. Se si leggono i dati dell'auditel di ieri sera, la conferma di quanto dico è evidente.
Lo speciale Porta a Porta è stato seguito da soli, e ripeto soli, 3.219 mila telespettatori con share pari al 13,47%. Il prime time è stato vinto da l'Onore e il Rispetto con il 22,61% di share. Anche l'Ispettore Coliandro non è andato male registrando solo 100 mila telespettatori in meno rispetto al programma di Vespa e poco meno rispetto a Dirty Dancing che ha toccato il 12,18% di share. Rai3 ha registrato il 9,69%.
I dati diventano più evidenti se li compariamo con i numeri di Affari Tuoi, contenitore trainante per il prime time di Rai1. A vedere Max Giusti erano in 5.453.000. Finito il programma molti hanno preferito spegnere la Tv o cambiare canale piuttosto che ascoltare l'uomo che parla con le braccia rigide!
Il Polemista
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"Nel suo show solo insulti all'opposizione" così ha commentato Paolo Gentiloni, responsabile della Comunicazione del Pd. "Come volevasi dimostrare. L'allarme per lo show del premier era più che
giustificato. Non ho mai visto una trasmissione con una simile sequela di insulti contro l'opposizione contro la libertà di stampa".
Per Giovanna Melandri responsabile Cultura del Pd “ha fatto benissimo Franceschini a non accettare l'invito riparatore rivoltogli da Porta a Porta. Questa sera, su Rai 1, il Premier si è
divertito a tirare rigori in una porta vuota. A questo punto, da ex ministro dello sport, non posso che sperare che sia il calcio a salvarci. Piuttosto che invitare a tenere le televisioni spente, mi auguro
che molti scelgano di godersi la visione di una bella partita di calcio, la Juventus oppure il Milan, nella speranza che nella partita dello share sia proprio il calcio a spuntarla sul Premier”.
Anche Vincenzo Vita aveva commentato a poche ore dalla messa in onda di Porta a Porta. “Fatta la premessa indispensabile che quanto avviene con Porta a Porta è in aperta violazione dello stesso contratto di servizio (art. 3), che richiede pluralismo e non unificazione dell’offerta informativa, c’è poi una domanda molto secca: quella di stasera sarà una pura cerimonia mediatica o il racconto della verità sulle case di Onna? Vespa informerà italiani che quelle consegnate oggi non sono case finanziate dal governo, bensì dalla Croce Rossa, successivamente realizzate dalla provincia di Trento e urbanizzate dal comune dell’Aquila?”.
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