La vicenda può sembrare una cosa per amministratori e addetti ai lavori, in realtà a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta i nostri concittadini.
Nel 2006, in occasione del passaggio da TpM a Net Trasporti (a capo della Provincia di Milano) l’allora Giunta Faglia aveva firmato un accordo che prevede il versamento di 3 milioni di euro a fronte dell’impegno della nuova società di fornire un servizio di trasporti come si deve, anche in termini di interventi aggiuntivi: tariffa integrata, rinnovo parco autobus, aumento del chilometraggio..
In realtà la nuova società non ha realizzato niente di quanto richiesto e per questo il Consiglio di Stato ha quantificato in 800 mila euro l’entità “giusta” che il Comune deve versare annualmente all’attuale Provincia che è quella di Monza e Brianza.
L’operazione prevede di conseguenza la restituzione al Comune di Monza di ben 7 milioni .
Risultato: niente dei servizi promessi e taglio dei servizi di trasporto per almeno il 10% in termini di corse per i nostri cittadini e pendolari, visto che la Provincia MB non ha i soldi per sopperire al buco creato.
Se poi completiamo il quadro, con il fatto che il biglietto è già aumentato del 30% nel nostro territorio e a differenza di Milano, senza interventi “compensativi” per pendolari, giovani ed anziani, la situazione è destinata a peggiorare drammaticamente.
Una interpellanza a tal proposito era già stata presentata dal Consigliere Scanagatti, trovando comunque sordità e silenzi da parte della nostra Amministrazione, a quanto pare solo impegnata a recuperare i denari ritenuti (con qualche ragione) sperperati per la nuova società trasporti in cambio di niente.
In una città nella quale il problema della mobilità, si presenta da anni in termini drammatici e alla vigilia di un ulteriore peggioramento dovute alle scelte urbanistiche di Mariani appare beffardo e non condivisibile l’andare a tagliare i servizi dei trasporti aumentandone anche le tariffe.
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