Il viaggio con Frecciarossa serve per leggere i documenti che, purtroppo, riceviamo all'ultimo minuto e mentre li leggo mi arrabbio con chi scrive che il PD non ha un programma.
La Fiera di Roma mi accoglie con una sala non pienissima, una scenografia molto spoglia, una certa tensione (attesa?) per quello che ci aspettiamo venga detto: Sento sempre una certa emozione quando mi guardo attorno e vedo giovani, anziani, nuovi italiani che cantano inno e tengono in mano le relazioni e i documenti su cui al pomeriggio saremo invitati a lavorare. Il video che apre i lavori è molto suggestivo, ci invita tutti ad "emergere" ma per i miei gusti fa vedere troppo volte la faccia del Presidente del Consiglio.
Rosy Bindi con una bella sciarpa bianca è battagliere 'ma anche' amareggiata: chiede al partito di sentirsi in debito verso una Italia che lavora, alle donne e agli uomini di ribellarsi ad una immagine dell'Italia che sembra in preda del berlusconismo.
Bersani è teso, preoccupato, ma la sua dichiarazione di apertura è chiara, puntuale. Mi colpisce il suo invito: non preoccupiamoci se non si è ancora capito che noi ci occupiamo degli italiani e intanto combattiamo! Ma trovo da raccogliere le sue domande: cos'è e cosa deve fare un partito? Abbiamo bisogno di un capo? Dobbiamo migliorarci ma su cosa?
Il lavoro nelle varie commissioni è lo spazio dove più si avverte lo sforzo di costruire un progetto, un pensiero, ci si confronta con tante esperienze diffuse e diventa lo spunto per "cercarsi" quando facciamo festa al buffet preparato e si continua a parlarsi e conoscersi.
Ho ascoltato i tanti interventi del sabato mattina ma l'atmosfera continua ad essere sospesa: aspettiamo dalla relazione conclusiva di Bersani lo scioglimento di tutti i nostri dubbi? l'indicazione di una strada certa?
Ognuno di noi l'ha sentita, io la riguardo sul treno di ritorno.
Bisogna riprenderla, parlarne tra di noi, calarla nelle nostre realtà, fare un ulteriore sforzo per comunicare con parole semplici le molte cose dette e non ultimo essere capaci di individuare le priorità. Sono d'accordo con Bersani: i giovani, i giovani e ancora i giovani.
Se tutto ciò non ci basta ancora restano altre domande: i temi etici? le primarie? la questione morale nel partito? Diritti e doveri o doveri e diritti? I nuovi italiani? Come comunicare i contenuti e le emozioni?
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