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penatiSiamo pronti a sfidare il centrodestra. Filippo Penati ha dato la sua disponibilità a correre per la presidenza della Regione e ha messo in campo tutta la sua esperienza di sindaco e di presidente di provincia, tutta la sua abilità di uomo politico instancabile e concreto. Con Filippo Penati la Lombardia può, per dirla con uno slogan, cambiare guida e cambiare marcia. Può insomma interpretare la necessità di cambiamento della società lombarda, a cui occorrono nuove politiche per il lavoro, le imprese, l'ambiente, i trasporti, la mobilità, la disabilità, le famiglie, gli anziani e i giovani. L'amministrazione regionale troppo spesso non si è dimostrata all'altezza delle nuove e antiche esigenze della società lombarda.
Il tema centrale diventa il lavoro e il modo in cui esso è tassato. Vale per i lavoratori dipendenti, soprattutto per quelli che sono in cassa integrazione o sono rimasti a casa, magari senza ammortizzatori sociali. E per i lavoratori autonomi e i professionisti sul cui reddito, in molti casi, la crisi è caduta come un macigno.
Si sono date risposte parziali o pilatesche, con intere aziende messe in crisi dalla stretta creditizia e dalle difficoltà del mercato, senza che la Regione fosse in grado di mettere in campo una politica industriale degna di questo nome, e anzi, con una battente propaganda su interventi in favore delle imprese che sono rimasti in gran parte senza esito. La green economy è un capitolo nuovo e tutto da scrivere.
C'è bisogno di una Regione capace di portare fuori dalla crisi le famiglie e le imprese lombarde e Filippo Penati è la persona giusta per affrontare con slancio e determinazione le sfide che attendono la Lombardia nei prossimi anni.

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