Seguici su: Facebook  Instagram  YouTube

Superato il bonus dei 35 giorni, consentito dalla legge europea, per sforare la soglia di inquinamento di 50 microgrammi di polveri sottili, Milano è di nuovo fuorilegge. E se la questione fosse solo europea sarebbe più semplice, ma va a intaccare l'aria che quotidianamente i milanesi respirano e di cui non possono ovviamente fare a meno.

Record, quest'anno, che è stato ottenuto ancora prima, rispetto agli anni precedenti. Nel 2009 la soglia era stata raggiunta il 22 febbraio, nel 2008 il 24 febbraio e quest'anno si è raggiunto dopo San Valentino.

"La Regione Lombardia - hanno commentato Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi - continua a non intervenire nella lotta all'inquinamento, nonostante dall'inizio dell'anno, di fatto senza soluzione di continuità, il livello di smog sia molto al di sopra dei limiti imposti dall'Unione europea. E' un'evidente omissione del presidente Formigoni che è il principale responsabile regionale degli interventi nelle situazioni di emergenza legate all'inquinamento, ruolo e compito rafforzati anche dalla legge regionale, recentemente approvata, sulla lotta allo smog".

L'ultima iniziativa, approvata dal sindaco Moratti, è quella di aderire alla domenica a piedi per il 28 febbraio, che vede lo stop delle auto in tutta la Pianura Padana, decisione che sarà condivisa nei prossimi giorni con l'impegno di tutti i comuni. Mentre il vicesindaco di Milano definisce la situazione emergenziale, la polemica si gonfia di fronte ad un allarme che si ripropone ogni anno. Perplessi Civati e Monguzzi che hanno definito "curioso che a ondate il blocco del traffico sia considerato una idea utile o geniale a seconda di chi lo propone. La verità -concludono i consiglieri- è che fra un blocco e l'altro non succede mai niente".

E questa non è certo la modalità più efficace per risolvere un'emergenza.

 

1800 Caratteri rimanenti