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matteo raimondi littleL’Amministrazione Allevi concede nuovamente uno spazio pubblico comunale all’associazione “Una voce nel silenzio”, dipartimento di Bran.CO ONLUS, a sua volta dipartimento di Lealtà e Azione.

In consiglio comunale si è assistito ad una scena pietosa, un assessore che si permette di accomunare realtà come ANPI e ANED a movimenti sovversivi e un Sindaco che non lo smentisce ma addirittura rincara la dose. Siamo fermamente convinti che compito di un’Amministrazione comunale sia quello di garantire la tutela dei principi democratici e antifascisti su cui si fonda la Repubblica Italiana, e lo sanno anche i sassi che Lealtà e Azione non si riconosce in quei principi. Nessuno sta mettendo in dubbio la correttezza formale e burocratica per l’uso di spazi pubblici, bensì l’opportunità politica. Invece di scaricare sugli uffici comunali la responsabilità per l'utilizzo della sala, Allevi farebbe bene a ricordarsi che è facoltà o meno dell'amministrazione concedere gli spazi.

Come può un Sindaco giurare sulla Costituzione e poi concedere spazi a realtà che rinnegano quei valori democratici e antifascisti di cui la nostra Carta Costituzionale è intrisa?
A questa domanda sappiamo già quali sono le risposte sprezzanti del sindaco e dei suoi assessori, ma è ai cittadini monzesi che noi la rivolgiamo, perché è la Città ad essere offesa da questi comportamenti.

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