Sull’evasione fiscale per anni abbiamo assistito a proclami non accompagnati da fatti concreti. I risultati conseguiti da questo Governo sono la migliore risposta a teorie e polemiche prive di fondamento: gli accordi con la Svizzera, con il Vaticano e con il Liechtenstein sono lì a dimostrare la bontà dell’azione intrapresa.
Ma ancora di più contano i numeri visto che con questo esecutivo abbiamo registrato una crescita dell’8% del recupero dell’evasione. Questi sono i fatti, più forti di qualsiasi polemica”. Lo afferma la responsabile Comunicazione del Pd, Alessia Rotta.
Interviene sul tema anche il Presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Giorgio Tonini. “Non voglio entrare in alcuna polemica – precisa Tonini_. Osservo solamente che questo esecutivo sul fronte della lotta all’evasione di tutto può essere accusato tranne che di non aver fatto nulla. Cito a memoria: delega fiscale, incrocio delle banche dati, dichiarazione precompilata, fatturazione elettronica, reverse charge, accordi con Svizzera e Vaticano, voluntary disclosure. Grandi e piccole cose, concrete, che permetteranno di recuperare molte risorse dall’evasione fiscale. Si tratta di fatti inequivocabili. Che contano più di tante parole avventate”, conclude
Mentre sapendo di mentire chi critica questo Governo di essere troppo timido nella lotta all’evasione”, scrive sul suo profilo Facebook il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato. Per Rosato, si tratta di “accuse infondate, perché il Governo si è attivato per far rientrare denaro portato illegalmente all’estero stipulando accordi storici con la Svizzera e il Vaticano. Facendo cose innovative e importanti, consentendo incroci di banche dati, dichiarazioni precompilate e fatture elettroniche”.
“Abbiamo la convinzione di essere tutt’altro che molli verso chi evade, avendo anche reintrodotto il reato di falso in bilancio, inopinatamente tolto dal nostro ordinamento e inserito le norme contro l’autoriciclaggio. Lasciamo ad altri praticare uno sport difficile come quello di arrampicarsi sugli specchi…”, conclude il capogruppo democratico
La lotta all’evasione si fa con i fatti, e le azioni concrete di governo e maggioranza non possono passare in secondo piano rispetto a polemiche e chiacchiere”. Lo dichiara la vicepresidente del Gruppo Pd della Camera, Silvia Fregolent: “Qualcuno si accontenta di alzare polveroni; noi invece possiamo elencare una serie di interventi che hanno rafforzato la lotta all’evasione dando risultati veri, come dimostrano tutti i dati”, sottolinea l’esponente democratica. “Solo per fare degli esempi: le misure contenute nella delega fiscale permettono fra le altre cose finalmente l’incrocio delle banche dati o l’incentivazione della fattura elettronica. Poi – conclude Fregolent – abbiamo cominciato ad affrontare il nodo cruciale degli accordi con i Paesi della black list; introdotto la voluntary disclosure, con le misure contro l’autoriciclaggio”.