Il settembre del Carroccio, e purtroppo della Regione Lombardia, inizia all'insegna dell'intolleranza verso i profughi. Nel mirino sono soprattutto i sindaci di quei comuni che si sono organizzati per aiutare i migranti che negli ultimi mesi sono arrivati, e si sono fermati, in Lombardia. Non importa che storia abbiano e da che cosa scappino. Fratelli d'Italia vuole aiutare i primi cittadini che rifiutano l'assegnazione di profughi: invita la Regione, con una mozione, a promuovere una class action contro il governo e a mettere a disposizione l'avvocatura regionale per difenderli.
Vedremo come voterà il Consiglio, che cosa farà il resto del centrodestra, ma immediato è stato l'avallo del presidente Maroni. La mozione è stata resa nota nel giorno in cui tutto il mondo ha visto la terribile immagine del piccolo Aylan Kurdi, tre anni appena, steso inerte su una spiaggia turca. "Fa male, in una giornata così, dover sentire una polemica di infimo livello contro i profughi. Non è degna della Lombardia e non è degna dei lombardi, che hanno ben altra tradizione di sensibilità e di accoglienza", ha replicato il segretario regionale Alessandro Alfieri.
Sempre martedì, la Lega chiederà conto alla Giunta, durante il question time, delle condizioni igienico sanitarie dei centri di accoglienza della provincia di Monza e Brianza: Monza, Limbiate, Carate, Agrate Brianza e altri centri minori. Un modo per chiedere ufficialmente che la Regione mandi le Asl a verificare, che è il modo attraverso il quale Maroni aveva già annunciato di voler boicottare l'accoglienza. Il capogruppo della Lega Romeo, primo firmatario dell'interrogazione, per giustificare la richiesta sostiene che nel centro di Limbiate si sarebbe già verificato un caso di tubercolosi. Caso che il sindaco della cittadina smentisce categoricamente.
Così il capogruppo Enrico Brambilla: "La Lega arriva addirittura a diffondere notizie false per alimentare la paura dei profughi. È un atteggiamento veramente vergognoso, che si fa beffe della sofferenza di tante persone e di chi, nonostante tutto, si fa in quattro per soccorrerli".
"I sindaci - dice ancora Alfieri - non vanno colpiti né incitati a disobbedire al governo. Vanno aiutati, e la Regione non lo sta facendo. Perché quello a cui stiamo assistendo è un fenomeno epocale, frutto anche di tanti errori commessi nel recente passato, che non si fermerà certo per qualche mozione approvata da un Consiglio regionale miope e senza umanità".