Il 24 gennaio scorso Alessia Mosca, parlamentare del PD, insieme ad altri colleghi, ha depositato alla Camera dei deputati la proposta di legge sullo smart working, una forma di lavoro più agile finalizzata a consentire una migliore conciliazione tra il lavoro e gli impegni familiari dei lavoratori.
Il testo della proposta, con la relazione introduttiva che ne spiega i vantaggi e le finalità, li potete leggere cliccando al link proposta di legge sullo smart working.
Alessia lo ha voluto definire “l’inizio (e non conclusione) di un progetto” che può dirsi “un successo collettivo” poiché, nel mese e mezzo durante il quale è stata promossa una consultazione pubblica a 360 gradi sul testo della proposta di legge, tantissimi sono stati i contributi, i commenti, le testimonianze personali che hanno permesso di modificare la proposta, studiarne l’impatto e le problematiche di diverso tipo, ossia, in una parola, di migliorarla.
Tenendo fede al suo impegno relazionare quanti hanno partecipato alla consultazione circa l’iter della nuova proposta di legge, Alessia ha fatto pervenire la lettera che di seguito riportiamo:
"Gentile amico,
ti scrivo, sperando di non rubarti troppo tempo, per darti un veloce aggiornamento sulla questione smartworking.
Il successo che la nostra proposta di legge ha riscontrato presso tutti voi, in termini sia quantitativi sia qualitativi, ci ha rese ancora più convinte della necessità di portare avanti questa proposta e di farla approvare il prima possibile.
Per questo motivo – e considerando i diversi provvedimenti sul lavoro che il Governo ha annunciato di voler portare avanti in questo mese – abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro del Lavoro, per chiedere se intende inserire questo strumento in un atto del Governo e se ha in programma di rivedere le attuali norme sulla sicurezza sul lavoro rendendole, nel caso di utilizzo di smartworking, meno onerose per le aziende per incentivare una maggiore fruizione di questa opportunità.
Per cercare di rendere ancora più efficace la nostra azione, abbiamo scritto anche una lettera al Ministro Poletti per sottoporre alla sua attenzione sia il testo della proposta di legge sia l'interrogazione.
Spero di poterti far avere presto buone notizie su questo fronte, nel frattempo – proprio perché ho sempre sostenuto che per cambiare la cultura le leggi sono spesso necessarie ma comunque mai sufficienti – ti invio questo video, girato per sorridere un po’ delle difficoltà che accomunano le vite di moltissimi lavoratori, pendolari e non, e mostrare che… un altro modo è possibile.
Sarò felice di leggere le tue opinioni e i tuoi riscontri"