Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affidato al segretario del Pd, Matteo Renzi, l'incarico di formare il nuovo governo. Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale, Donato Marra, al termine del colloquio durato poco meno di un'ora e mezza, aggiungendo che "il presidente del Consiglio incaricato si è riservato di accettare".
“Ho ricevuto l’incarico dal presidente Napolitano di provare a formare il nuovo governo e ho accettato con riserva ma con tutta la responsabilità e l'importanza che la sfida merita. Ho ringraziato e assicurato che metterò tutto l'impegno e l'energia che saranno necessari”.
Così Matteo Renzi ha esordito uscendo dalla studio alle vetrate al Quirinale, al termine del colloquio col presidente della Repubblica.
A proposito dei tempi, il segretario del Pd ha fatto sapere: “Nelle prossime ore incontrerò il presidente del Senato Grasso e la presidente della Camera Boldrini e poi sarò a Firenze per gli altri adempimenti di rito. Da domani, poi, darò il via alle consultazioni ufficiali”
“Ci prendiamo il tempo necessario, sapendo che fuori da qui c'è un senso di urgenza delicato, ma è altrettanto vero che un orizzonte di legislatura necessita di qualche giorno di tempo per arrivare a sciogliere la riserva", ha detto dopo avere ricevuto l'incarico al Quirinale.
“L'impegno è di un allungamento della prospettiva politica della legislatura, che si colloca nel suo orizzonte naturale”.
“Assicuro al Presidente della Repubblica, alle forze politiche e agli italiani che stanno assistendo a questa crisi di governo che metterò tutto il coraggio, l'entusiasmo e l'energia per uscire dall'emergenza della mia generazione, che è quella del lavoro e della rassegnazione”.
“Metteremo una straordinaria attenzione ai contenuti e alle scelte da fare. La nostra piattaforma prevede entro febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali e subito dopo, immediatamente, a marzo la questione del lavoro, ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio quella del fisco”.
“Prima di ogni discussione - ha aggiunto - è necessario che le forze di maggioranza per quanto riguarda il governo, e di tutto l'arco costituzionale per le riforme, siano ben consapevoli dei passaggi che ci aspettano”.