{jcomments on}Che soddisfazione vedere il balbettio di Gasparri, lo sguardo stralunato di Stracquadanio, il sorriso forzato di Salvini, le incomprensiibili sottovalutazioni della Santanchè. Era da tanto tempo che la tracotanza dei rappresentanti del PDL e della Lega la faceva da padrona nelle televisioni e sui giornali amici.
I cittadini milanesi hanno presentato il conto ed è un conto salato per Letizia, Silvio, ma anche per Umberto.
Oltre 6 punti in meno della Moratti su Pisapia, 27.000 preferenze per Berlusconi (anziché 55.000 come nelle precedenti elezioni) e la sedia di vice sindaco a Salvini (il pasdaran della Lega) che si sfila da sotto il suo... Sono davvero soddisfazioni!
E il PD che vola a Milano (per un soffio non è il primo partito con il 28,63% contro il 28,74% del PdL, solo 671 voti in meno) grazie al lavoro di tanti militanti e cittadini, all’unità di Pisapia e Boeri, alla determinazione del PD lombardo che ci ha creduto, all’entusiasmo di Pippo Civati e alla sua capacità di sperimentare nuove forme di partecipazione, soprattutto dei giovani.
E poi c’è Torino, Bologna a anche Napoli e la bianca Brianza che si tinge di rosa, non solo per la conferma a Vimercate del sindaco di Centrosinistra al primo turno, ma anche per i buoni risultati del PD a Arcore (è il primo partito) e a Desio (è al ballottaggio con la Lega).
E adesso buon lavoro a tutti per il ballottaggi, soprattutto a Milano e buon lavoro per i referendum del 12 e 13 giugno.
Vincere, per voltare definitivamente pagina, si può e si deve.