Dall’11 al 14 Marzo si terrà nell’Area ex Macello, una lunga kermesse organizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, in occasione della inaugurazione della pista di Skate Park.

In base alle informazioni acquisite e alle risposte insufficienti, da parte dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, intendiamo portare a conoscenza dei giovani e dei cittadini di Monza una valutazione e altre domande riguardo all’intervento e all’impianto che si andrà ad inaugurare.

L’intervento, che fa parte del progetto Hub Young, si poneva l’obiettivo:

“della valorizzazione del tempo libero e dello sport non agonistico e la creazione di un gruppo di giovani che partecipino attivamente all’esperienza ed al mantenimento della struttura “

 

La realtà che rischia di configurarsi è un'altra!!

1.Partecipazione dei giovani e della città

Questa Amministrazione continua ad operare “per i giovani” e non “con i giovani”, ritenendo i giovani non protagonisti, ma degli utenti e clienti delle proprie iniziative.

La decisione che a Monza fosse necessario un mega impianto, definito il più grande d’Italia, è il risultato di una seria indagine in città, che ha rilevato una grande domanda di questo tipo oppure una ennesima decisione a tavolino dell’A.C,. tesa a dimostrare la sua voglia di “apparire”?

Perché non si sono coinvolti dall’inizio, nella progettazione e nella preparazione della nuova pista: i giovani skaters del territorio e così come previsto, gli Istituti scolastici interessabili (Mosè Bianchi e Istituto.d’Arte)

Si è deciso di delegare totalmente all’Associazione Sportiva (privata) Two Sport, la gestione dell’impianto, anziché pensare, come è avvenuto in altre città, il favorire la creazione di una Associazione di giovani skaters.

Una Associazione giovanile, che avrebbe permesso agli skaters, di sentire “come loro” l’impianto, potendo così anche sperimentare, una nuova esperienza di imprenditorialità sociale.

Il progetto prevedeva uno spazio polivalente libero e gratuito, rivolto ai giovani skaters e non solo; uno spazio nel quale divertirsi e imparare a fare sport (anche di bicimix e pattinaggio).

Il regolamento di gestione, prevede invece una gestione “privata” : quote associative, tariffe, corsie preferenziali per le associazioni specializzate, realizzazione di grandi eventi nazionali e internazionali. Non si fa cenno a bicimix e pattinaggio

In questo modo, si selezionano e si discriminano i giovani direttamente interessati, che come è noto sono singoli e gruppi informali.

Il rischio è quello di una gestione privatistica, che taglia fuori, quelli che dovevano essere i reali protagonisti del progetto.

I tentativi di recuperare il rapporto con scuole e giovani, attraverso costosi mega manifesti promozionali e creazione di gruppi FaceBook ci sembrano insufficienti in ritardo.

 

La gestione del nuovo impianto

L’area dedicata al nuovo Skate park nell’ex Macello, è la prima di altre aree che dovrebbero essere dedicate a finalità giovanili.

Un area importante dal valore di milioni di euro, un investimento oneroso preso della casse comunali, regionali e statali per altri milioni di euro.

Ebbene l’Amministrazione Comunale, anziché indire un regolare appalto per la gestione dell’impianto (un concorso che favorisse anche la creazione di associazioni giovanili), ha pensato bene di affidare e delegare un impianto di questo valore, all’Associazione Two Sport.

L’Associazione Two Sport non si è mai occupata né di skate né delle previste funzioni educative e giovanili.

Infatti l’Associazione si è sempre occupata di gare motoristiche agonistiche, di superbike e di golf. Questo anche per ammissione dello stesso responsabile dell’Associazione, che ha più volte dichiarato ai giornali e in sede di convegni, che non ha avuto mai esperienze riguardo alla gestione di skate park.

 

E allora?

Queste scelte, sono frutto di incompetenza dell’Amministrazione Comunale oppure di una precisa scelta che intende fare dell’ ex Macello una grande area per una gestione privata, con altre reali finalità rispetto a quelle previste di partecipazione sociale dei giovani monzesi?.

Questa nostra preoccupazione è confermata dalla recente scelta fatta nel Bilancio 2010 (emendamento fatto dalla stessa maggioranza), che per l’altra area prevista per funzioni aggregativi e culturali, si è inteso procedere con un investimento di project financing.

Non stiamo qui parlando di parcheggi o ristoranti ma di progetti e servizi per giovani con finalità educative e culturali!!

E’ così che l’Assessore, sull’Area ex Macello intende stravolgere le scelte più volte dichiarate di partecipazione giovanile, trasformando invece l’area in un “altro parco dei divertimenti”, dei quali i giovani ne risulteranno solo, ancora una volta, consumatori e non protagonisti?

Infine è giusto ricordare che il progetto Hub Young, nel quale è inserita anche l’iniziativa di Skate, si conclude a Maggio e non è assolutamente chiaro, se e con quali soldi si continuerà nelle iniziative promesse e realizzate.

L’errore più grave dell’A.C. per i giovani monzesi, sarebbe quello di avere avviato una speranza per poi interrompere il sogno promesso.

Le preoccupazione qui espresse, sono in base alle informazioni (poche) date.

Ci auguriamo per primi di sbagliarci e soprattutto che l’Amministrazione Comunale e il suo Assessorato ne sappia tenere conto conto , modificando “in corso d’opera” alcune scelte discutibili e sbagliate.

La cosa però, che più ci auguriamo, è che l’inaugurazione dello Skate Park ,sia l’occasione affinché i giovani interessati possano reinpossessarsi del loro protagonismo, proponendosi all’Amministrazione Comunale e alla città, non come semplici utenti e consumatori, ma come reali protagonisti di un progetto che gli (dovrebbe) appartenere.

 

Sergio Civati

 

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