...Ed ecco il Codice Etico!

Il Consiglio Comunale nella seduta di giovedì 29 novembre ha approvato il Codice Etico che si applicherà, a seguito della sottoscrizione individuale, agli assessori, al sindaco, ai consiglieri comunali, nonché a coloro che esercitano un mandato per nomina del sindaco o del consiglio comunale.

La delibera, prima di approdare in Consiglio, è stata esaminata dalla Commissione consiliare Affari Generali che, nel corso di tre sedute, ha espresso a larga maggioranza il suo parere favorevole.

Nel corso dei lavori la Commissione ha esaminato ed accolto buona parte dei contributi provenienti da ciascun gruppo politico, sia di maggioranza che di opposizione in un'ottica di corretta e leale collaborazione che mi auguro di veder replicata anche in futuro.

L'approvazione del Codice etico, dopo l'adesione del Comune di Monza, nel mese di luglio, all'Associazione Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it) è un ulteriore passo verso una maggiore trasparenza e correttezza nell'amministrazione dell'Ente poichè pone limiti stringenti rispetto alle situazioni di maggiore criticità.

Il Codice regola situazioni quali i conflitti di interesse (obbligo di dichiarazione di ogni situazione di potenziale conflitto anche se non rilevante ai fini di legge), la pubblicità dei redditi degli amministratori (già obbligatoria, ma viene aggiunta la pubblicazione su web e l'indicazione separata del reddito derivante dalla carica pubblica ricoperta dagli altri redditi percepiti), l'impegno a dimettersi in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (corruzione, concussione, associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti...), il divieto di ricevere regali finalizzati a condizionare l'azione amministrativa.

Il Codice etico, in ogni caso, non ha l'ambizione di sostituirsi al Codice penale, ed infatti le sanzioni previste sono di natura principalmente politica ed in questo senso la sua approvazione è, a mio avviso, una straordinaria occasione di rivincita della buona Politica poiché offre ai Cittadini dei chiari parametri di valutazione, su un piano indipendente e svincolato dall'illecito penale dietro cui spesso abbiamo sentito nascondersi la parte peggiore della Politica in passato.