"Dal coordinamento delle polizie locali per il monitoraggio del territorio, al quello dei bandi di gara delle pubbliche amministrazioni in materia di appalti pubblici, fino a un maggior coinvolgimento della Provincia nell'assegnazione dei beni confiscati alle mafie. Sui temi della legalita' la Provincia di Monza deve passare dalle parole ai fatti", ha detto Ponti, ricordando anche che "opere come Pedemontana, che sara' il piu' grande cantiere in Europa, rappresentano un forte polo attrattore per la malavita".
Il documento del Pd, aperto ai contributi di tutte le forze politiche, diventera' una proposta di delibera di indirizzo del Consiglio. Tra gli interventi ci sono l'istituzione di un numero verde coordinato tra Questura e Provincia per raccogliere segnalazioni dai cittadini e un coordinamento dei bandi di gara delle pubbliche amministrazioni, con l'obbligo per gli aggiudicatari di indicare un conto corrente unico sul quale far confluire tutte le somme versate dagli enti appaltanti.
E poi ancora, sempre in relazione agli appalti, l'istituzione di una banca dati collegata tra diversi enti, per il monitoraggio rapido delle imprese coinvolte in appalti e subappalti. C'e' poi la richiesta di una mappatura da parte della Provincia dei beni confiscati alle mafie per la loro assegnazione ad attivita' sociali e pubbliche.
Prendendo spunto infine dal movimento anti 'ndrangheta Ammazzateci tutti, nato a Locri nel 2005, il Pd chiede che l'amministrazione si attivi per promuovere eventi culturali e una campagna di educazione alla legalita' nelle scuole e tra i cittadini.
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