La delusione l’ho letta ieri sera negli occhi lucidi e nei volti persi della decina di ragazzi e ragazze di Spazio 101 dei giovani democratici arrivati in Via Arosio.
Molti di loro erano al primo voto, alla loro prima campagna elettorale e l’hanno fatta con giovane entusiasmo e con tante speranze.
La delusione l’ho letta dentro di me e nelle persone che ieri sera erano in sede a raccogliere i dati dei voti dalle sezioni elettorali. Persone che dopo tanti anni di impegno e di presenza, perseguivano il sogno (meritato) di una Italia diversa, di un centrosinistra vincente.
Una situazione kafkiana: ha vinto chi ha perso…il Pdl di Berlusconi con più di 6 milioni di italiani che non lo hanno più votato…la Lega che ha dimezzato i suoi voti…il Pd che ha più seggi alla Camera e al Senato ma che ha lasciato per strada 3 milioni e mezzo di elettori e con il suo deludente 25% non è più il primo partito in Italia….ha vinto Grillo, che ha raccolto tutto il mal di pancia degli italiani….aiutando a far perdere l’Italia, un paese ingovernabile.
E kafkiano è il risultato monzese, una città conservatrice, notoriamente avara di consensi per il Pd; Ebbene nella nostra città siamo il primo partito: abbiamo superato il 30% al Senato e oltre il 28% alla Camera e forse qualche ragione per questo risultato locale la dovremmo pur riconoscere.
Ci sarà tempo e modo per analizzare le ragioni e fare le scelte che riguardano l’interesse del nostro paese e il nostro partito
Un paese nel quale, il risultato elettorale è lì a dimostrarci, che dell’interesse del paese agli italiani interessa poco mentre gli interessa con il voto difendere il proprio di interesse.
Un partito, che pur avendo legittimato una leadership con più di 3 milioni di persone, questa rischia di essere messa in discussione, così come c’è da riflettere sul senso e la consistenza delle nostre alleanze, sull’efficacia del nostro progetto, sulla coerenza dei nostri comportamenti.
Sarà giusto discutere e assumersi responsabilità, una cosa però va evitata: quella di cercare solo nelle responsabilità altrui, il capo espiatorio di una “vittoria-sconfitta”.
Ci bastano le macerie politiche, culturali e sociali di questo paese, evitiamo di aggiungerne un'altra…quella del nostro partito-.
Facciamo in modo che chi come me e tanti altri, hanno combattuto tante battaglie,e sofferto tante delusioni come quella cocente di ieri, sappiano aiutare quei giovani incontrati in Via Arosio, affinché trovino il coraggio e la speranza che in futuro siano proprio loro quelli che lo potranno davvero cambiare questo benedetto e maledetto paese.
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