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Il Pd presenta un progetto di legge al Parlamento e uno di legge regionale. L'obiettivo: fare in modo che la gestione del servizio idrico integrato rimanga ai Comuni.
Un progetto di legge al Parlamento che chiede di abrogare il comma della legge Finanziaria 2010 che sopprime le Aato (Autorità d'ambito territoriale ottimale), e toglie quindi ai sindaci la titolarità della gestione dell'acqua. E un progetto di legge regionale che mette al centro i Comuni, affinché l'acqua rimanga davvero pubblica.
Queste sono le due mosse che il Gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale sta facendo per evitare che la gestione del servizio idrico integrato passi esclusivamente in mano ai privati con tutto ciò che ne consegue per il bene pubblico.
I Consiglieri Alessandro Alfieri, Arianna Cavicchioli e Fabrizio Santantonio, mandano un messaggio chiaro: "L'acqua è un bene pubblico da tutelare e gestire con logiche pubbliche. Ma questo ci viene garantito solo se a gestire il servizio saranno i Comuni, di cui va riaffermato il protagonismo decisionale per ridare centralità alle comunità locali nel tutelare e preservare un bene che incide sull'alimentazione, l'igiene e la salute dei propri cittadini".
Spiegata la logica dei due progetti di legge che confermino la titolarità del servizio idrico integrato al Comune. Secondo aspetto, l'azienda speciale, sceglie la forma di gestione del servizio idrico integrato e le modalità di scelta del gestore del servizio e determinano la tariffa di base. Infine, vogliamo tutelare il principio dell'unitarietà della gestione, relativamente all'affidamento del servizio idrico integrato, che prevede la possibilità di più gestori coordinati da un gestore responsabile".
Sul piano più strettamente politico, il Pd, per voce di Arianna Cavicchioli, accusa "il Governo centrale di antifederalismo, perché ha calato dall'alto la decisione di sopprimere le Aato, che in Lombardia rappresentavano un'esperienza importante e soprattutto funzionavano. Ma anche il Governo regionale si è comportato da antifederalista perché nella sua proposta toglie forza ai Comuni, concentrando il potere nelle mani della Provincia. Serve quindi una revisione politica della normativa, ma per ovviare all'ennesima legiferazione, noi chiediamo semplicemente di annullare quel comma, quel passaggio che sta creando tanta confusione e tanti problemi".

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