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barE’ un giorno come tanti, un bel sole primaverile scalda l’aria e forse rende meno “gelide” le persone; sono in una città come tante, sto passeggiando per il centro ed è quasi ora di colazione. Ho deciso di prendermi una mezza giornata, per quanto possibile, tutta per me, ho visitato la Cattedrale, il Museo,  il centro storico, mi sono riconciliato. Vedo un bar dove penso e spero preparino delle cose buone ed entro, non è l’ora di punta ed è il momento ideale.

Mi guardo intorno e decido di sedermi in un angolo pieno di sole dove c’è già un’altra persona ed un giornale sportivo che immediatamente mi accaparro, ho bisogno di notizie da digerire non ho aperto neanche il portatile, non mi sono connesso

Ordino un primo appetitoso e, mentre leggo ed aspetto, do uno sguardo incuriosito al vicino che sfoglia un quotidiano bofonchiando qualche parola incomprensibile, molto probabilmente, su ogni titolo letto.

Ben vestito con giacca e cravatta, poco più di 50 anni, forse un professionista.

Sento il bisogno di parlare con lui, mi capita molto raramente di avere dei colloqui con persone che siano al di fuori della mia cerchia abituale e nella quale è difficile dire realmente cosa si pensa, spesso c’è il lavoro di mezzo.

Lancio un amo e chiedo “Viene spesso in questo bar? Si mangia bene?" E ha inizio una piacevole conversazione che man mano si trasforma in una specie di intervista.

Ci presentiamo e capisco di avere molti aspetti comuni con lui, lavoro, famiglia, eccetera.

Gli chiedo se possiamo scambiare qualche parere sul lavoro, sulla politica ed in generale sugli aspetti sociali, precisando che non mi interessa minimamente il suo ascendente politico.

Probabilmente siamo sulla stessa lunghezza d’onda e mi di sì.

Come vede la situazione economica del paese?

La situazione economica, a mio avviso, è disastrosa, abbiamo circa 6 milioni di cittadini in povertà assoluta e oltre 10 milioni le persone in condizioni di povertà relativa, non si fa nulla per la corruzione e l’evasione fiscale, se non a parole.

I soldi per far crescere il paese sono lì, c’è un tesoro di ben oltre 100 miliardi annui e non si vanno a prendere, pensi quanto si potrebbe fare a partire dagli investimenti sulle infrastrutture per arrivare ai servizi sociali. Si metterebbe in moto realmente l’economia del Paese.

In merito alla corruzione, anche oggi vengono fuori nuovi casi, è uno dei mali cancerogeni dell’economia italiana al quale prima o poi qualcuno dovrà mettere mano seriamente, magari recuperando il maltolto e mandando in galera, seriamente… Con la certezza della pena, i colpevoli.

Ma a breve sarà approvata la nuova legge…

In Italia le leggi per poter funzionare hanno la necessità di una giustizia che funzioni e tutto si può dire, purtroppo, tranne che questa funzioni. Se poi ci mettiamo in mezzo gli apparati pubblici, i burocrati, l’incapacità di reazione, veda lei…

Tornando all’evasione fiscale…

Penso che tutti gli italiani abbiano evaso, anche per pochi euro, l’idraulico, il dentista, l’elettrauto e tanto altro. Il gusto di non pagare le tasse, abbinato al fatto che tutti fregano, porta, certamente, i cittadini verso una visione non corretta e poco etica del problema. Bisogna dare una nuova dimensione al fenomeno, magari pagare meno tasse tutti e mandare, anche in questo caso, in galera gli evasori con recupero del bottino.

Vede forse non avrò in testa molte sfumature di grigio… Ma in questo caso o sei un ladro o non lo sei. Voglio anche dirle che gli strumenti per beccare gli evasori in mano all’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza sono ai massimi livelli, purtroppo manca la volontà politica di attuare sistematicamente un controllo per raggiungere un obbiettivo serio.

Vedo che prende appunti…

Si, se non le dispiace, vorrei riflettere con calma sui punti di questa nostra conversazione….

Faccia pure, 

Grazie, per continuare… Cosa ne pensa della riforma del lavoro?

Ma il lavoro di chi? Nella situazione attuale dove ogni giorno ci sono decine di aziende che portano i libri in tribunale, l’unica cosa reale sono gli sgravi fiscali e forse potrebbero anche creare danni, per il resto penso che i risultati possano essere valutati solo nel tempo anche se penso che si dovrà ricercare una maggior tutela dei lavoratori.

Nello specifico dell’articolo 18, credo che, dove la precarietà la fa da padrona, sia corretto cercare delle tutele ma in un contesto più alto e più generale e non nascondersi dietro il classico dito.

E della garanzia giovani…

Non conosco bene i dati del progetto ma non mi sembrano buoni… Mi limito a dire che se non c’è un sistema di definizione delle opportunità formative, in funzione delle prospettive future di inserimento, tutto quello che viene fatto prospetticamente non è redditizio.

Argomento immigrazione. Cosa ne pensa delle istanze della Lega?

Argomento molto complesso, penso che per mettere a rischio la propria vita, al fine di raggiungere una nuova meta senza sapere cosa potrebbe esserci dall’altra parte, devi avere una motivazione al di sopra di quello che è l’umano pensiero.

Detto questo, penso che il nostro obbiettivo dovrebbe essere quello di coinvolgere l’Europa al massimo livello in modo da trovare una soluzione condivisa che permetta di poter gestire tali avvenimenti, possibilmente, in modo strutturato e senza traumi.

Credo però che, oltre gli aspetti di facciata, in Europa non ci sia molta volontà nel trovare una soluzione al problema.

Quasi quasi, varrebbe la pena di aiutare i migranti ad attraversare la nostra penisola e farli arrivare alle altre frontiere… Magari si potrebbe dare qualche input non solo formale alle altre Nazioni.

La Lega cavalca l’onda, ci sono le elezioni regionali a breve e vorrebbe sfruttare l’onda lunga sino alle prossime politiche, il centro destra è disgregato e senza un leader.

Cosa ne pensa del M5S.

Guardi le dico che ho avuto l’intenzione di votarlo alle ultime elezioni politiche perché non se ne può più di questo modo di fare politica. Purtroppo, nonostante il consenso, hanno perso la grande opportunità di essere coinvolti nella guida del paese, poteva esserci, forse, qualche cosa di buono.

C’è anche da dire che, a parte le pazzie di Grillo, alcune delle persone arrivate in Parlamento erano e sono al livello di Razzi, quello vero… Non lo confonda con Crozza.

Visto che ha tirato in ballo la politica, mi vuole dire cosa pensa dei nostri uomini politici.

Inizierei classificando i personaggi in: parolai, politicanti, ladri, ladroni e Politici (di questi ne abbiamo perso la traccia). Lascio a lei mettere i contenuti ed i contorni…

Abbiamo assistito alla scomparsa del ceto politico, è passato Attila dal parlamento e non c’è più stato verso di poterne vedere uno che attraversasse quella soglia.

Negli ultimi venti anni abbiamo vissuto situazioni inimmaginabili, in Parlamento è entrato di tutto, dalle soubrette alla moglie del politico che a casa si annoiava, passando per Razzi e Scilipoti, dove il massimo della partecipazione alla vita politica del paese era quella di premere un bottone.

In tutto questo, comunque, i mali maggiori sono l’incompetenza e l’incapacità, sarà strano ma a volte più sei incapace e poco competente più vai in alto nell’ambiente politico, ti basta entrare nel giro e potrai sempre avere una poltrona a disposizione.

Dover essere riconoscenti a qualcuno è sempre un debito… E a tal proposito si torna alla corruzione. Sono stato troppo duro nel categorizzare il nostro ceto politico, ma mi creda è difficile pensar bene anche solo di qualcuno.

E la nuova legge elettorale…

Se rimane questa che stanno cercando di approvare cambia poco per noi cittadini, non scegliamo nulla, o meglio lo scegliamo… il nulla.

Ma il PD fa le primarie… Non dovevo dirlo dal suo sguardo!

Guardi che essere presi in giro è brutto ma averne il sentore è ancora peggio, dopo tutti i casini successi nelle varie primarie, un non candidabile ha vinto le primarie per le regionali, c’è da rimanere quantomeno perplessi. Tenga anche presente che per le politiche i candidati saranno scelti, sì attraverso primarie, ma i pretendenti saranno indicati in base alle varie situazioni territoriali e nazionali, quindi molto esigua la scelta popolare.

Bene, è tardi e non voglio più tediarla, la ringrazio per la conversazione e magari spero di incontrarla in futuro per scambiare ancora qualche opinione.

Prima di salutarla volevo chiederle il suo nome e che attività svolge nella vita.

Mi chiamo Settimo, cosa faccio nella vita non glielo dico perché altrimenti non sarebbe credibile la nostra conversazione.

Arrivederci

Arrivederci.

 

PS: non so se realmente il nome è della persona incontrata sia Settimo, ma sicuramente il settimo Comandamento è non rubare, magari voleva…

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