downloadLeggo sul Corriere della Sera dell’ 11 agosto scorso l’intervista di “benvenuto” alla nuova Responsabile dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi e immediatamente rimango sconvolto, non capisco, non riesco a mettere a fuoco cosa ci sta dicendo. 

 

Sinteticamente, la nostra Direttrice delle Entrate ci comunica che l’evasione va fermata e non rincorsa ! Bene, almeno ci si può provare.. Nulla da eccepire.Poi, dice che per quanto riguarda i 600 miliardi di euro (avete letto bene, 600 miliardi) di evasione accertata e non riscossa non si potrà fare nulla.

Penso che ognuno di noi desideri capire il perché, ebbene….

Per i reati fiscali è prevista la prescrizione entro breve tempo e non ci sono le risorse disponibili per effettuare la riscossione, poi Equitalia, bla,bla, bla….. La dott.ssa Orlandi aggiunge che c’è poco personale, non viene realizzato il turn over, magari qualche azienda è fallita, farebbe comodo avere più personale. Mi sembra che appena insediata la Signora abbia già consolidato un bel condono fiscale pari a circa il 25% del ns debito pubblico.

Agghiacciante ! Allora facciamo qualche riflessione

Possiamo, a mio avviso, ancora raggiungere, in qualche modo, questo enorme patrimonio che indubbiamente è stato girato e/o utilizzato per:

  • beni mobili ed immobili;
  • esportazione illegale di valuta;
  • scudo fiscale;
  • altro ed eventuale.

 

Non credo che qualcuno abbia detto alla Signora Orlandi di verificare i costi/benefici, poiché a me risultano fin troppo positivi. Se ipotizziamo che 500 persone lavorino per recuperare l'evaso, con un costo medio per persona di 50.000,00 euro/anno, avremmo un costo di: € 25.000.000,00 e se, per difetto, venissero recuperati 100 Milioni/anno, ci sarebbe sicuramente un evidente beneficio…..

Se, a rovescio, partiamo dal “tesoro” di 600 MLD ed ipotizziamo di recuperarne solo il 10% ci posizioniamo a 60 MLD, quindi, se mettessimo 1000 persone lavorare, con i parametri già sopra evidenziati, per un progetto di recupero quadriennale avremmo un costo globale di 200 milioni di euro.

Naturalmente, questo non tiene conto dei costi infrastrutturali che però non incidono nella definizione del contesto propositivo dell’dea.

C’è inoltre, la possibilità, da non sottovalutare, di poter autorizzare, per la realizzazione delle attività d’incasso, un ente, anche privato, abilitato alla riscossione, (tipo Equitalia per intenderci) che ricavi i propri utili in base ad una percentuale sul riscosso, fatto che potrebbe svincolare, in qualche modo, la politicizzazione dell’azione.

A mio parere, un’azione di questo tipo raggiungerebbe diversi obbiettivi:

1. Fermare l’evasione e non rincorrerla, una efficace azione sul pregresso faciliterebbe sicuramente i processi di cambiamento radicale necessari verso la lotta all’evasione;

2. Creazione di sbocchi lavorativi sia per i giovani che per gli over 50;

3. Recupero di risorse economiche per la crescita del paese;

4. Generazione di un grande impulso di fiducia nel contesto sociale.

Lo strumento sopraesposto, non costa allo stato, si possono utilizzare le norme attuali e non bisogna fare nuove leggi, recupera risorse per la crescita, crea occupazione ed è relativamente semplice da realizzare.

Come ultima nota aggiungo che oggi sono stati pubblicati i dati ISTAT sulla nostra povera Italia, siamo in recessione e in deflazione dopo 50 anni, si perdono più di mille posti di lavoro al giorno, crisi nera…..

Non ci sono i soldi eppure continuiamo a non andare a prenderli dove ci sono, sarà perché siamo incapaci, sarà perché i soliti burocrati pensano a loro stessi ed alla propria rendita di posizione, sarà perché la componente politica che governa non vuole toccare la lobby degli evasori, sarà perché i soliti poteri forti impongono la loro volontà, sarà perché le persone al posto giusto sono casi più unici che rari, sarà ….

Un fatto è certo: bisogna realizzare azioni concrete, perché altrimenti la situazione entro breve tempo da grave diventerà tragica.

A questo link potete leggere il testo dell'articolo

 

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