Seguici su: Facebook  Instagram  YouTube

{jcomments on}letteraSabato,12 giugno,  stavo salendo al Rif. Mambretti in val Caronno (SO) e un tratto del sentiero costeggia il lago Scais, un lago artificiale. Mi sono ricordato che in valle, qualche anno fa, un folto gruppo di agricoltori fermavano il traffico sulla statale 38 lamentando il fatto che l'Enel, proprietaria delle dighe, per delle ragioni sue, aveva interrotto il deflusso dell’acqua a valle impedendo, di fatto, l’irrigazione dei campi.

Quindi mi è venuto di pensare: quando sono gli interessi a governare l’acqua, non si fa certo l’interesse dei più ma del più forte. A quei tempi il più forte era chi si trovava a monte, oggi è chi ha il comando del rubinetto.

A maggior ragione penso che la privatizzazione dell’acqua sia deleteria per tutti noi, salvo che per pochi, che, in caso di contestazioni avranno sempre la possibilità del ricatto. All’efficienza, che qualcuno, anche tra noi, sostiene sia necessaria, preferisco l’equità, la solidarietà.

L’acqua è un bene di tutti, facciamo qualcosa per impedirne la privatizzazione.